LO STUDIO

Polimi: “La Mobile & App economy vale l’1,6% del Pil”

Il coordinatore degli osservatori Andrea Rangone: “Mercato da 25,4 miliardi grazie al circolo virtuoso generato da smartphone e tablet”. A fine 2014 le nuove reti Lte copriranno il 60% della popolazione. Gli investimenti delle imprese in mobile marketing crescono del 73%

Pubblicato il 01 Apr 2014

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Smartphone, Tablet, reti mobili broadband, Applicazioni hanno creato un vero e proprio circolo virtuoso che sta modificando profondamente i consumi digitali degli italiani e gli investimenti delle aziende. Entro la fine di quest’anno, gli italiani che navigano mensilmente via Smartphone e Tablet saranno più di 30 milioni. In Italia il mercato vale quasi 26 miliardi di euro e arriverà presto a rappresentare il 2% del Pil.

Sono i dati che emergono dall’Osservatorio Mobile & App Economy del Politecnico di Milano. “Si sta sviluppando una nuova porzione di economia che chiamiamo ‘Mobile and App Economy’ – afferma Andrea Rangone, coordinatore degli osservatori del PoliMi – E il mercato è destinato a crescere”.

Secondo l’ultima ricerca, presentata oggi a Milano, il valore complessivo dell’economia legata alle app salirà a 40 miliardi nel 2016, (2,5% del Pil), mentre a fine 2014 smartphone e tablet raggiungeranno quota 45 e 12 milioni, con le vendite dei contenuti digitali da dispositivi mobili, dai giochi alle news, che è cresciuta di più del 30% ed è destinata a raddoppiare nei prossimi tre anni.

Intanto le app disponibili negli store digitali hanno toccato quota 2,5 milioni, la diffusione delle reti mobili a banda larga Lte renderà possibile il raggiungimento del 60% della popolazione, e sempre più imprese e pubbliche amministrazioni svilupperanno e metteranno a disposizione degli utenti soluzioni mobile.

Tra i “mobile surfer” italiani,secondo quanto scaturisce dallo studio del PoliMi, uno su tre ha scaricato app a pagamento sul proprio smartphone, uno su cinque ha acquistato almeno un prodotto o servizio, quattro su cinque interagiscono con la pubblicità dai dispositivi mobili, mentre uno su due vorrebbe utilizzarli anche come strumento di pagamento al posto della carta di credito.

I trend evidenziano inoltre che il “Mobile Commerce” continuerà a crescere, per arrivare dagli attuali 1,2 miliardi a oltre 7 miliardi nel 2016, mentre si svilupperà il mercato del “Mobile Proximity Payment”, ossia dei pagamenti in prossimità fatti con lo smartphone, per un mercato che nel 2016 potrebbe valere circa 4 miliardi di euro. A questo si andranno ad aggiungere i risultati dei “Mobile Pos”, le transazioni cioè che verranno accettate da dispositivi mobili, e che potrebbero valere circa 2 miliardi di euro.

Ma la vera e propria sfida per i prossimi anni sarà quella degli “oggetti intelligenti”, in primis le auto connesse, che contribuiranno a portare il valore di questo mercato nel 2016 a 1,6 miliardi di euro, per una crescita dell’80% in 3 anni.

“In questo scenario – spiega la ricerca degli Osservatori Ict del Politecnico di Milano – un ruolo importante sarà giocato dalle startup, in grado sia di creare nuovi modelli di business rivolti direttamente al consumatore finale, sia di supportare le imprese nel loro processo di trasformazione digitale e mobile. Nel corso del 2013 sono state oltre 600 quelle finanziate a livello internazionale”.

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