E-PAYMENT

Portafogli virtuali, nasce Bill il wallet firmato SisalPay

Già attivo il nuovo sistema di pagamenti digitali lanciato dal brand del Gruppo Sisal. Entro fine anno debutto in tutti i 40mila punti vendita

Pubblicato il 26 Set 2018

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Nuovo portafoglio digitale a disposizione degli italiani. Lo lancia SisalPay, il brand dei servizi di pagamento del Gruppo Sisal. Si chiama Bill e permette di acquistare prodotti presso gli esercizi convenzionati e scambiare denaro P2P con un click. Il modello tariffario alla base viene garantito come “estremamente semplice per gli esercenti e a costi più convenienti dei tradizionali strumenti cashless presenti sul mercato”.

Attraverso il nuovo prodotto il Gruppo guidato da Emilio Petrone entra dunque nel mercato dei pagamenti digitali a partire da una base clienti di oltre 13 milioni di italiani che già oggi utilizzano i canali di pagamento SisalPay su una rete di oltre 40mila punti vendita capillarmente distribuiti in Italia.

La soluzione, già attiva, sarà presente in oltre 40 mila punti vendita sul territorio entro la fine dell’anno. 

Bill nasce da 10 mesi di lavoro e passione di una startup interna a SisalPay, nata nell’autunno dello scorso anno e guidata da Monica Del Naja, Head of Digital Payments di SisalPay, a diretto riporto del Responsabile Payments and Services del Gruppo Sisal, Francesco Maldari. Del team fanno parte venti giovani talenti, con competenze e background eterogenei, molti dei quali assunti grazie agli investimenti di Sisal Group nel 2017.

SisalPay propone un modello che coniuga digitale e fisico. Tale caratteristica rimane in Bill, la prima piattaforma di digital payment che è possibile ricaricare anche in contanti presso gli esercenti SisalPay, rappresentando il primo modello di proximity banking digitale in Italia, per facilitare il processo di transizione dall’uso del contante a strumenti cashless. Bill offre la possibilità di trasferire denaro direttamente sul proprio conto corrente in modo tracciato e sicuro, aprendo di fatto oltre 40.000 “sportelli bancari di prossimità”, in un momento in cui si verifica una contrazione dell’offerta retail delle banche.

 

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