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Privacy, Fedoweb: “Evitare far west giuridico”

Giancarlo Vergoni, presidente dell’associazione di editori e operatori online: “Anche in Italia serve dibattito informato e rigoroso. Agire presto su implementazione Privacy Shield: serve uniformità normativa”

Pubblicato il 30 Mag 2016

An.F.

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“La regolamentazione della privacy sta attraversando un momento decisivo e di cambiamento che richiede, anche a livello italiano, un dibattito informato e rigoroso”. Ne è convinto Giancarlo Vergori, Presidente di Fedoweb, la più grande associazione di editori ed operatori online in Italia.

Commentando il voto del Parlamento europeo e le richieste del Garante irlandese della privacy, legate al trasferimento dei dati in altri Paesi, Vergori sottolinea che “la privacy è la vera sfida sociale dei nostri giorni e quella che più caratterizzerà i prossimi decenni”. La protezione dei dati personali è “certamente una priorità collegata alla digitalizzazione delle attività e delle relazioni sempre più vissute online e in mobilità – aggiunge il presidente -. Gli utenti devono essere consapevoli delle trasformazioni in atto, di quali dati personali vengono condivisi e di come questi dati vengono effettivamente utilizzati”.

Secondo Vergori è necessario “evitare che chi gestisce masse di dati personali di tale importanza lo faccia derogando dalle leggi in vigore dove i legittimi proprietari vivono e lavorano” e fare in modo che “le istituzioni agiscano presto sull’implementazione dell’accordo raggiunto sul Privacy Shield”. Solo così, sottolinea, sarà possibile “assicurare l’uniformità normativa tra le due sponde dell’oceano ed evitare il ‘far west giuridico’ sui dati personali”. La regolamentazione, conclude Vergori, “rappresenta una condizione indispensabile per una concorrenza equa nel mercato digitale”.

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