Professionisti del Cms, Valenti: “Aggiornarsi parola d’ordine”

Parla l’esperto e fondatore di WPItaly.it: “In Italia ci sono buone opportunità di lavoro”

Pubblicato il 12 Apr 2015

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Paolo Valenti, meglio noto come Wolly, è tra le figure più note nel mondo di WordPress in Italia. Tra i massimi esperti di questo Cms ha fondato WPItaly.it e cura, insieme ad altri, la localizzazione della piattaforma in italiano.
Conoscere WordPress consente di ritagliarsi un lavoro?
Sì e no. La piattaforma ha un pregio enorme: la semplicità d’uso e di installazione. Molte parti software, grafiche e funzionali sono gratuite. Un vantaggio, ma anche un difetto. Porta molte persone a considerarsi esperte, in realtà usano strumenti creati ad hoc da altri e li assemblano, vendendo poi servizi a basso costo. Non si può dire che sia esattamente una professione.
Chi è allora un professionista di WordPress?
A Milano diciamo: “Pasticcere fai il tuo mestiere”. Per lavorare seriamente su un Cms open source, devi avere ottima conoscenza di Php e MySql, Html 5 e Css. In primo luogo devi essere, cioè, un ottimo coder e farti affiancare da un Web Designer per la parte visuale. Se conosci Javascript e JQuery è ancora meglio. Indispensabile, a ogni modo, è conoscere a fondo il sistema. Vale per qualsiasi Cms, non soltanto per WordPress.
Conta partecipare alla comunità open source?
Partecipare non è fondamentale, ma seguirla sì. Per un professionista tenersi aggiornati sullo sviluppo di un prodotto così complesso come WordPress è importantissimo.
Come si diventa esperti?
La via principale è quella da autodidatti. Chi ha fatto buone scuole di programmazione o percorsi di ingegneria informatica parte sicuramente in vantaggio.
Dove cercare un buon collaboratore?
In primo luogo all’interno della community di WorPress Italy. In alternativa semplicemente cercherei di capire come si muove sui progetti.
Meglio giovani o con esperienza?
Meglio bravi. Uno dei migliori sviluppatori di WordPress che ho conosciuto, Nicola Greco, aveva solo 16 anni. Oggi è un vero fenomeno.
WordPress ha limiti d’uso o dimensionali?
Non direi. Wordpress.com gira su piattaforma WordPress: è tra i primi dieci siti al mondo con 2 miliardi di pagine viste al mese. Il vero problema non è il Cms, ma l’insieme dei requisiti progettuali. Non è un software a gestire da solo il carico di un servizio Web. Ci sono banalmente questioni infrastrutturali o di sicurezza. Chi pensa di fare tutto da solo, con WordPress, andrà facilmente incontro a problemi.
C’è lavoro in Italia per esperti WordPress?
Sì. Non sono pagati come all’estero, ma hanno buone opportunità. Spesso sono chiamati a rifare quanto avviato e non concluso da agenzie o da Web designer inesperti. Chi sa bene l’inglese ha una carta in più, non soltanto perché la “Bibbia” di WordPress, il Codex, è in lingua inglese, ma perché può trovare anche clienti stranieri. Il lavoro non arriva comunque da solo, ma va sempre cercato.

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