Prende forma la roadmap dell’Italia per ritagliarsi un ruolo nel quantum computing: il Sottosegretario Alessio Butti, insieme ai Ministri Adolfo Urso e Anna Maria Bernini, ha illustrato in Consiglio dei Ministri la nuova Strategia italiana per le tecnologie quantistiche, un piano nazionale che “mira a consolidare l’Italia come protagonista della seconda rivoluzione quantistica a livello internazionale”.
La strategia (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO) è frutto della collaborazione tra Dipartimento per la trasformazione digitale, Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Difesa e l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (Acn).
“Con questa strategia potenziamo la competitività dell’Italia nel settore delle tecnologie quantistiche“, ha affermato Alessio Butti.
Indice degli argomenti
Quantum, gli obiettivi strategici dell’Italia
Quattro le linee di azione principali individuate:
- Rafforzare la ricerca scientifica e le infrastrutture quantistiche valorizzando le eccellenze italiane ed europee e promuovendo sinergie tra università, centri di ricerca e istituti con il sostegno dei finanziamenti pubblici, soprattutto Pnrr.
- Accelerare la transizione industriale sostenendo startup, pmi e filiere strategiche con investimenti in data center, supercalcolo e tecnologie abilitanti, per cogliere la crescita globale prevista nel settore quantistico.
- Garantire la formazione di nuove competenze con percorsi universitari, master e programmi di alta formazione in collaborazione tra Ministeri, università e mondo produttivo, puntando a figure professionali versatili.
- Tutelare la sicurezza nazionale attraverso la migrazione alle crittografie post-quantum e l’uso di sistemi quantistici per la protezione dei dati strategici, in linea con le raccomandazioni europee e il supporto dell’Acn.
Dialogo attivo con l’Europa
Il Gruppo di lavoro interministeriale garantirà continuità, trasparenza e responsabilità nell’attuazione della Strategia, permettendo all’Italia di candidarsi come hub europeo per la ricerca e lo sviluppo quantistico.
Il Governo è impegnato a sviluppare una Strategia europea e nazionale coordinata, come recentemente confermato nel dialogo con la Vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen, che ha espresso pieno apprezzamento per il lavoro svolto dall’Italia.
La Strategia permetterà di rafforzare l’immagine dell’Italia anche nel dialogo con l’Unione europea e con gli altri Paesi, soprattutto al fine di attrarre capitali e talenti e di guadagnare una leadership in un settore emergente, “nel quale – si legge nella nota del Dipartimento per la trasformazione digitale – abbiamo gli strumenti e le capacità per collocarci nel panorama internazionale in termini di ricerca e innovazione”.
Quantum, Cdp Venture Capital continua a investire
Intanto Classiq Technologies, azienda del settore delle piattaforme software quantistiche, ha annunciato un investimento strategico da parte di Cdp Venture Capital, il più grande operatore di venture capital in Italia. L’investimento amplia il round di Serie C di Classiq e conferma l’impegno di Cdp Venture Capital ad accelerare lo sviluppo di capacità deep-tech strategiche in Italia, rafforzando la sovranità digitale del Paese nell’era quantistica.
“Cdp Venture Capital investe nei campioni tecnologici di domani in aree come il calcolo quantistico, attraendo e coltivando talenti e facilitando l’integrazione della tecnologia nelle filiere industriali con l’obiettivo di rendere il sistema economico italiano più competitivo a livello globale”, dichiara Alessandro Scortecci, Chief Investment Officer – Direct Investments di Cdp Venture Capital.
“La partecipazione di Cdp Venture Capital sottolinea l’importanza strategica del calcolo quantistico”, afferma Nir Minerbi, Ceo e co-fondatore di Classiq. “Insieme consentiremo alle imprese e ai ricercatori italiani di passare dai proof-of-concept ad applicazioni quantistiche su scala produttiva”.
L’operazione è un esempio dii valorizzazione dello slancio italiano nel quantum. Il nuovo investimento fa seguito al precedente da parte di Neva Sgr, la società di venture capital di Intesa Sanpaolo, già presente nel round di Serie C.
Il capitale aggiuntivo sarà destinato a: accelerare l’area R&S per il motore di sintesi di Classiq e il linguaggio di alto livello Qmod; coinvolgere l’industria italiana ed europea, comprese aziende dei servizi finanziari, della manifattura e delle scienze della vita, che stanno esplorando i vantaggi delle tecnologie quantistiche; Sostenere iniziative per il talento al fine di far crescere la forza lavoro italiana nel software quantistico.
Dall’Ue 65 milioni per l’autonomia tecnologica
Sul quantum computing, l’Unione europea ha dato il via al progetto Supreme, finanziato con 65 milioni di euro attraverso il Chips Joint Undertaking, con l’obiettivo di avviare la produzione industriale di chip quantistici europei. Una risposta concreta alla dipendenza tecnologica da Paesi terzi e un passo decisivo verso la costruzione di un’infrastruttura di calcolo quantistico realmente sovrana.
Supreme – acronimo di SUstainable Pilot line for a European Quantum Chips Ecosystem – è un’iniziativa a sei anni guidata dal centro di ricerca finlandese Vtt. Riunisce 23 partner di otto Paesi membri, tra cui università, enti pubblici e aziende come Infineon, Iqm e la napoletana Università Federico II. Il progetto mira a risolvere uno degli ostacoli principali alla diffusione del Quantum computing: l’assenza di una catena produttiva affidabile per dispositivi quantistici su larga scala.
Cuore dell’iniziativa sarà la creazione di una linea pilota per la fabbricazione di chip quantistici, attesa per l’inizio del 2026, con disponibilità delle prime tecnologie a soggetti esterni già nel 2027. Obiettivo strategico: trasformare prototipi di laboratorio in prodotti industriali utilizzabili in settori critici come telecomunicazioni, cybersicurezza, sanità e difesa.