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Rai a Sky: un anno di programmi gratis ma stop alle cause

Come chiesto dalla delibera Agcom la Tv pubblica presenta una proposta alla pay tv: ritiro della causa civile in cambio dell’intero pacchetto annuale di programmazione

Pubblicato il 15 Apr 2015

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La Rai è pronta a cedere la sua intera programmazione a Sky per un anno e a titolo gratuito. Unica condizione è il “disarmo bilaterale”, scrive la Repubblica: Sky dovrà ritirare la causa civile che ha intentato contro il servizio pubblico tv, “colpevole” di averle negato il bouquet di canali che faceva capo a RaiSat nel 2009.

Nella causa l’emittente di Rupert Murdoch reclama un risarcimento superiore ai 100 milioni. A sua volta la Rai rinuncerà alla sua causa civile per il mancato pagamento di alcune fatture. Trascorso il primo anno, sancita questa tregua, Sky dovrà pagare per trasmettere i canali e gli eventi della tv di Stato attraverso i suoi decoder.

Il contratto a pagamento, biennale, sarà anche in questo caso senza limiti di visione: viale Mazzini non potrà farsi scudo dietro clausole contrattuali per criptare programmi di pregio ed escludere gli abbonati di Sky dalla visione. La strategia della Rai è stata decisa in un Cda riservato e straordinario che si è tenuto a Milano, e che ha approvato una delibera che risponde all’ingiunzione dell’Agcom, che l’11 marzo ha preteso che viale Mazzini riprendesse una trattativa con Sky su basi “eque e non discriminatorie”.

La pace, spiega il quotidiano, non sembra tuttavia essere vicina: a viale Mazzini mettono in conto che la pay-tv ricorrerà al Tar contro la delibera dell’Agcom che le impone il giogo del pagamento per trasmettere la Rai.

Potrebbe essere dunque stata imboccata la strada della tregua di una lunga battaglia cominciata nel 2009 quando l’allora Direttore generale della Rai, Mauro Masi, fece oscurare i principali programmi Rai agli abbonati di Sky. La decisione portò allo scioglimento dell’accordo Rai-Sky del valore di circa 400 milioni di euro.

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