SCENARI

Sarà il turismo digitale a rilanciare Italia.it?

Secondo il neo consigliere dell’Enit, Fabio Maria Lazzerini, il portale può diventare un asset strategico. “Ma bisogna farlo evolvere in chiave social”

Pubblicato il 14 Ott 2015

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Puntare sul digitale usando Italia.it come asset strategico ineludibile ma ancor prima mappare e sistematizzare tutti i dati esistenti sul turismo (numeri, flussi e preferenze dei viaggiatori) perché “non si può prendere nessuna decisione senza avere quelli sotto mano”. Ha le idee chiare il neo consigliere dell’Enit Fabio Maria Lazzerini, intervistato dall‘Ansa a margine della sua prima uscita pubblica del suo nuovo incarico nel turismo in occasione della presentazione del progetto sulla via Francigena anche in vista del Giubileo.

Per quanto riguarda i big data Lazzerini spiega: “Sulla pagina dell’Osservatorio nazionale del turismo non ci sono certo dati freschi, anche del 2014, e questo non è possibile. Non si tratta di spendere soldi, ma di mettere insieme le informazioni che già tante istituzioni, centri di ricerche, università ecc, già ottimamente producono. E lavorarci sopra facendoli leggere agli addetti ai lavori e sfruttandoli”.

Per il digitale tutto parte ovviamente da Italia.it: “Dobbiamo attuare una politica di rilancio ma anche una vera revisione del concetto stesso di portale che negli ambienti più avanzati è diventato un termine un po’ in disuso. Il sito parte – continua Lazzerini – da risultati molto interessanti. E’ molto visitato e ha già una fortissima presenza sui social (è il più citato). Sarebbe poco serio dire che è il portale migliore al mondo: da parte mia garantisco che sarà uno dei punti fondamentali per la svolta ulteriore del turismo in Italia”.

“Certo senza fondi si può fare poco, ma è vero che con le nuove tecnologie non si devono necessariamente spendere decine di milioni come è avvenuto anni fa per la realizzazione”, conclude.

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