Sas chiude il 2009 in bellezza. Ricavi record a 2,3 mld di dollari

A fare da traino le revenues derivanti dalle vendite di software salite al 3,3%. Per la rivista Fortune l’azienda è il miglior posto dove lavorare negli Stati Uniti

Pubblicato il 22 Gen 2010

Chiude in positivo il 2009 di Sas. L’azienda, attiva nel settore
dei business analytics, ha ottenuto ricavi globali pari a 2,31
miliardi di dollari, in crescita del 2,2% rispetto al 2008. Per
quanto riguarda la distribuzione regionale, le Americhe hanno
rappresentato il 44% dei ricavi totali; l’Europa, il Medio
Oriente e l’Africa (Emea) il 45% e la regione Asia Pacifico
l’11%.
Nello specifico i ricavi delle vendite di software hanno compiuto
un balzo del 3,3%. Il 23% di questi è stato reinvestito in Ricerca
e Sviluppo e, come promesso dal Ceo Jim Goodnight un anno fa, Sas
ha concluso l’anno senza riduzione di personale.

“A gennaio ho comunicato che non ci sarebbero state riduzioni di
personale. Volevo che le persone continuassero a concentrarsi sulle
necessità dei clienti e non fossero distratte da questioni
organizzative – rimarca il Ceo -. Il risultato è che abbiamo
continuato a crescere durante la recessione e siamo pronti a
lanciare nuovi ed entusiasmanti prodotti nel 2010. Lo slancio di
Sas è più forte di quanto non sia mai stato prima”.
I buoni risultati ottenuti dall’azienda sono frutto anche della
crescente richiesta da parte delle aziende di soluzioni in grado di
massimizzare i ricavi migliorando le gestione di risorse, costi e
rischi. In questo senso i Business Analytics e le soluzioni di
customer intelligence, data integration, performance management e
risk management sono quelle che sono cresciute maggiormente.

I tassi di crescita più elevati si sono registrati nel settore
bancario, governativo, sanitario, assicurativo e retail. Degno di
nota è l’aumento delle vendite nei servizi finanziari, che
rappresentano il 42% dei ricavi totali. “Mostrare una crescita in
questo settore è una vera conquista – spiega dichiara Goodnight
– ed è una prova della fiducia che le società di servizi
finanziari hanno nella nostra capacità di supportarle nella
risoluzione di problematiche complesse”.

Nel settore governativo, che rappresenta il 15% dei ricavi di Sas,
le sfide più sentite sono state la diminuzione del gettito
fiscale, la gestione dei livelli di servizio e la trasparenza. “I
dati vengono sempre più considerati ed utilizzati come asset
strategico per combattere le frodi, garantire un’efficiente
riscossione dei tributi e assicurarsi che i cittadini ottengano i
migliori servizi” puntualizza Goodnight.
Le vendite nel settore retail hanno messo a segno un picco del 12%.
“Stiamo aiutando i retailer” ha dichiarato Goodnight “nella
determinazione dei prezzi dei prodotti e negli approvvigionamenti
delle scorte, tenendo conto delle preferenze di acquisto dei
clienti a livello regionale, locale e perfino a livello di singolo
punto vendita. I retailer hanno margini molto ristretti e noi
continuiamo ad aiutarli a trovare nuovi modi per
migliorarli”.

A “festeggiare” la chiusura d’anno positiva anche la filiale
italiana di Sas. Come sottolinea il country manager, Marco Icardi.
“Anche la sede Italiana ha registrato nel 2009 un andamento
positivo – spiega Icardi – con risultati superiori alla media
internazionale. Alla base di questo, la forte domanda di soluzioni
di risk e financial management, oltre che di customer intelligence
e di performance management in particolare nell’ambito della
Pubblica Amministrazione Centrale, dove i Business Analytics
diventano lo strumento per rendere più efficienti  i processi
interni”.

“Inoltre” continua Icardi “la sede Italiana è stata la
prima, dopo la casa madre, a redigere un proprio rapporto di
sostenibilità inteso come chiave di lettura di tutte le attività
– conclude il country manager attrazione e crescita dei talenti
in azienda, sinergie con il mondo accademico e della ricerca fino
al mantenimento di rapporti trasparenti e di reciprocità con
clienti e partner”.

E se il 2009 si è chiuso in bellezza anche il 2010 promette bene.
Sas è infatti sul podio della top 100 delle migliori aziende dove
lavorare negli Stati Uniti, stilata da Fortune, per
l'attenzione dimostrata nei confronti della salute dei
dipendenti, della cura dei bambini e del rapporto lavoro-vita
privata. Dal 1998 – anno in cui è stata fatta la prima classifica
– ad oggi la società è stata sette volte nelle prime dieci e
cinque volte nelle prime cinque posizioni.

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