LA RIFORMA

Scuola, è svolta: 30 milioni l’anno per il digitale

La riforma approvata oggi dalla Camera prevede anche un primo round di risorse per 90 milioni. Via al portale unico con i dati degli istituti. Il curriculum diventa digitale. Card elettronica per l’aggiornamento degli insegnanti

Pubblicato il 20 Mag 2015

DE.A.

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Più digitale nelle scuole italiane. La riforma approvata dalla Camera, in prima lettura, rende permanente il finanziamento per l’innovazione e il digitale: dopo i primi 90 milioni ce ne saranno altre 30 all’anno a partire dal 2016. Inoltre il curriculum scolastico diventa digitale, mentre una card elettronica segnerà l’aggiornamento degli insegnanti. Il tutto sarà disponibile su un portale unico con i dati della scuola.

La riforma, che ora passa all’esame del Senato, amplia l’offerta formativa, spiega una nota del Miur, sempre più declinata in base alle esigenze degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. Oltre alle lingue straniere, l’arte e il diritto e l’economia, si punterà a sviluppare le competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). Alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per rispondere alle esigenze dei loro ragazzi. Le competenze maturate dagli studenti, anche in ambito extra scolastico (volontariato, attività sportive, culturali, musicali), saranno inserite in un apposito curriculum digitale che conterrà informazioni utili per l’orientamento e l’inserimento nel mondo del lavoro.

Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L’alternanza scuola lavoro esce dall’occasionalità e diventa strutturale grazie ad uno stanziamento di 100 milioni all’anno. Si farà in azienda, ma anche in enti pubblici, musei, si potrà fare anche d’estate e all’estero. Sarà predisposta una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza. È previsto che i ragazzi partecipanti possano esprimere una valutazione sull’efficacia dei percorsi effettuati. Sarà istituito un Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili enti e imprese disponibili a svolgere questi percorsi.

Novanta milioni vengono stanziati subito per l‘innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione. Sul digitale e l’innovazione l’investimento diventa permanente: dopo i primi 90 milioni ce ne saranno altri 30 all’anno a partire dal 2016.

Arriva la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro all’anno da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali.

Inoltre, il ddl prevede un bando per la costruzione di scuole altamente innovative, dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico. Scuole ‘green’ e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali.

Infine, prevista la creazione di un portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’osservatorio tecnologico, cv degli insegnanti, incarichi di docenza.

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