SICUREZZA

Selex Es, nasce a Chieti il polo Finmeccanica per la cyber security

A inaugurare il sito il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “La sicurezza delle reti informatiche è chiave di sviluppo centrale per un Paese competitivo”. L’ad Giulianini: “Da qui blocchiamo 400 attacchi al giorno. E abbiamo ottenuto dalla Nato la più importante commessa sulla sicurezza informatica fuori dagli Usa”

Pubblicato il 04 Giu 2014

Antonello Salerno

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Un nuovo centro d’eccellenza a per la cyber security articolato su tre colonne portanti: il Soc, security Operational center, da dove si monitorano i clienti e si analizzano i rischi e gli attacchi informatici in tempo reale, l’Open source intelligence center, da cui si tiene sotto controllo la rete con l’obiettivo di intercettare e prevenire le minacce, e un supercalcolatore che consente di analizzare i dati raccolti ad altissima velocità, l’High performance computer. Sono le caratteristiche della struttura messa a punto da Finmeccanica – Selex ES nel campo dei servizi di sicurezza e di cyber intelligence per la protezione dagli attacchi informatici. Il centro, ospitato nel sito di Selex ES di Chieti, nasce dalla volontà dell’azienda di definire un modello strategico per la cyber security, a supporto dello sviluppo dell’Agenda digitale italiana, e a disposizione di clienti istituzionali e privati.

“Questo non è soltanto un centro d’eccellenza, è anche la prova di quanto il nostro Paese sia avanzato in termini di sicurezza – ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano prendendo parte questa mattina alla cerimonia di inaugurazione – Non esiste un uomo libero se quell’uomo non vive sicuro, la sicurezza è coessenziale al diritto di libertà. Ma il bisogno di sicurezza si evolve con il passare del tempo, e con i nuovi spazi di libertà aumentano i rischi. Questo apre due capitoli essenziali – ha continuato Alfano – la gestione quotidiana della libertà in rete, quella che riguarda la navigazione dei singoli cittadini, e la protezione delle infrastrutture critiche. Se le reti che erogano i servizi non fossero protette i nostri Paesi sarebbero deboli e vulnerabili. La protezione informatica delle infrastrutture critiche ha lo stesso valore di quella delle strade, delle montagne, dei mari, dei viadotti, e in questo Selex ES in Finmeccanica è un pivot strategico”.

Sul l’importanze degli investimenti di Selex ES nel sito di Chieti si è soffermato anche Fabrizio Giulianini, amministratore delegato di Selex ES: “Quello di Chieti è uno dei centri di eccellenza di Selex ES, che è presente in Abruzzo anche a L’Aquila e a Carsoli. La protezione delle reti informatiche è ormai fondamentale per un Paese moderno – ha detto – una corretta protezione delle informazioni è strategica. Da qui si bloccano 400 attacchi informatici al giorno, e nella nostra sala operativa lavorano circa 40 persone che hanno un’età media di 37 anni. Ovviamente con le nostre soluzioni per la cybersecurity guardiamo al mercato nazionale, alle istituzioni, al Governo italiano, ma non ci fermiamo a questo. Operiamo su scala internazionale, e a dimostrarlo c’è il fatto che alla fine di maggio la Nato ha accettato il nostro sistema per la commessa che Selex ES si era aggiudicata nel 2012, e che riguarda la protezione informatica di 50 siti Nato in 28 Paesi nel mondo. Parliamo dei principali headquarter per la difesa del pianeta, e del più grande sistema di cybersecurity che sia mai stato affidato con una commessa al di fuori dagli Stati Uniti”.

“Questo centro – ha detto il presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro – è uno degli esempi più importanti di sicurezza partecipata. È l’industria che partecipa in modo pro attivo alla sicurezza del sistema Paese. Avere un sistema interconnesso pubblico-privato è una delle chiavi per la sicurezza”.

All’inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, il neo eletto presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

Tra i dettagli del nuovo centro, il supercalcolatore da 400 TFlops di Finmeccanica – Selex ES è al trentesimo posto nella lista dei 500 elaboratori più potenti del pianeta ed è in seconda posizione nella classifica mondiale “green 500” che valuta le infrastrutture di supercalcolo per il loro tasso di efficienza energetica.

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