Italia e Francia alleate su smart grid e smart city

Incontro al Mise tra il ministro Federica Guidi e il titolare di Industria e Innovazione del Governo Francese, Emmanuel Macron. Collaborazione sul piano Junker, e in progetti congiunti su città e reti intelligenti

Pubblicato il 30 Apr 2015

A.S.

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Rendere operativi in tempi rapidi i progetti congiunti Italia-Francia sulle smart grid e le smart city, o sui pacchetti di “venture capital” per le Pmi, anche grazie a un raccordo più stretto tra le rispettive “casse depositi e prestiti”, che potrebbero elaborare insieme una “investment platform” bilaterale. E’ questo uno dei temi sul tavolo dell’incontro che si è svolto oggi al ministero dello Sviluppo economico tra il ministro Federica Guidi e il titolare nel governo francese di Economia, Industria e Digitale, Emmanuel Macron.

Al centro della riunione la possibilità per i due Paesi di sviluppare progetti congiunti nell’ambito del piano Juncker e per il rilancio dell’industria manifatturiera europea. “I due ministri – si legge in una nota del Mise – si sono confrontati sui progetti definiti prioritari in occasione del vertice intergovernativo del 24 febbraio scorso e da finanziare nel quadro del piano di investimenti Juncker“.

I due ministri, sottolineano dal Mise, hanno anche esaminato le misure in atto per favorire la concorrenza: “sia l’Italia che la Francia sono al momento impegnate ad applicare politiche economiche a favore dell’economia reale, della competitività e del rilancio del settore industriale”, prosegue la nota, evidenziando il fatto che Guidi e Macron “hanno anche rimarcato l’opportunità, in vista del prossimo Consiglio competitività, di intensificare la cooperazione per il rilancio del comparto manifatturiero a livello Ue”.

“Il ministro Guidi – conclude la nota – ha infine ringraziato il suo interlocutore per il continuo e convinto sostegno del suo Paese al noto progetto di regolamento comunitario che prevede l’etichettatura obbligatoria dei prodotti importati: il dossier, ha aggiunto, si trova in una fase delicata a Bruxelles ed è quindi opportuno che Italia e Francia facciano un ulteriore sforzo per giungere presto a una soluzione soddisfacente che tuteli l’industria manifatturiera e i consumatori europei”.

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