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Smart home, a Torino Casa Jasmina diventa un laboratorio open source

La casa del futuro ideata e promossa da officine Arduino, Massimo Banzi e Bruce Sterling diventa un incubatore di idee dove verrà sperimentato il framework Jemma di Energy@home. Presto sarà disponibile su AirBnb per un weekend futuribile

Pubblicato il 09 Giu 2015

DE.A.

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Inaugurata a Torino, durante il mini marker faire, la “smart home” open source ideata e promossa da officine Arduino, Massimo Banzi e Bruce Sterling. Nell’appartamento, l’associazione Energy@home ha esposto il prototipo di smart home orientata all’efficienza energetica e ha presentato ai makers alcuni tutorial su come usare il framework open source Jemma di Energy@home per realizzare applicazioni in grado di comunicare con gli elettrodomestici, con il contatore elettrico nonché con sensori ed oggetti della casa sfruttando anche la capacità di interagire con i gesti, con i comandi vocali e con la realtà aumentata.

Fabio Bellifemine, direttore di Energy@home, ha annunciato la decisione di promuovere un gruppo di studio congiunto fra l’associazione Energy@home e il Fablab Torino: “Vogliamo collaborare per ideare, prototipare e sperimentare assieme nuovi concept che ci permettano di nascondere le tecnologie rendendone l’utilizzo naturale ed intuitivo. La smart home sarà un’eco-sistema di servizi e prodotti ed è per noi di grande valore collaborare con la community dei makers e dei software developers, che rappresentano uno stakeholder importante in grado di fare la differenza e far decollare nuovi ed innovativi eco-sistemi di business”. Bellifemine ha enfatizzato l’importanza delle tecnologie di comunicazione, “una trama invisibile che connette persone, idee, luoghi, e oggetti”, per coordinare il funzionamento degli apparecchi elettrici della casa e per fornire ai consumatori strumenti di consapevolezza sul modo “smart” di consumare energia.

“Casa Jasmina rappresenta un incubatore di idee e uno spazio di confronto per le sperimentazioni di maker, designer e aziende nel campo dell’Internet delle cose” – dice Lorenzo Romagnoli, project manager and “maker in chief” del progetto Casa Jasmina, ed aggiunge “Siamo entusiasti di questa nuova collaborazione con le aziende di Energy@home che ci permetterà di confrontarci e fare sistema con un mondo industriale innovativo ed in grado di apprezzare il paradigma open source di Officine Arduino”.

L’appartamento Casa Jasmina, che nei prossimi mesi ospiterà un programma di residenze, workshop e talk, si propone come uno spazio accessibile a chiunque voglia vivere nel quotidiano le tecnologie della casa del futuro. Esso sarà infatti presto disponibile su AirBnb per chiunque voglia passare un weekend ‘futuribile’ a Torino.

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