LE STIME DI IDC

Spesa Ict, in Europa crescita del 2,8%: software e servizi al top

Sugli scudi il cloud e in particolare le soluzioni IaaS che quest’anno balzeranno del 26,8%. Business intelligence, cybersecurity e intelligenza artificiale le aree a maggior potenziale. Investimenti per 1.184 miliardi

Pubblicato il 28 Apr 2023

Idc mercato Ict

La spesa Ict europea resiste alla crisi globale grazie ai segmenti software e servizi. Nel 2023 gli investimenti complessivi segneranno un incremento del 2,8% su base annua e a valuta costante, raggiungendo quota 1.184 miliardi di dollari, secondo la stima del nuovo “Worldwide black book: Live edition” pubblicato da International data corporation (Idc).

Nonostante il difficile contesto macroeconomico, osservano gli analisti, in Europa gli investimenti in software (+8,3%) e servizi continueranno a crescere, superando la crescita della spesa complessiva per l’Ict. A trainare il mercato sono le implementazioni legate alle tecnologie cloud, con lo IaaS sul podio (+26,8% previsto per il 2023).  Sul versante opposto, a rallentare sono i segmenti Pc, tablet e server. In ogni caso, le vendite di tecnologie Ict è fortemente legata al Canale, dove i partner dei produttori mantengono un ruolo chiave.

Il cloud traina il mercato Ict

Le migrazioni del cloud accelereranno quest’anno, secondo Idc, perché molte aziende cercheranno di mitigare gli effetti negativi dell’imminente recessione e delle relative interruzioni. Piattaforme come l’intelligenza artificiale e la business intelligence continueranno a ricevere una maggiore attenzione in quanto consentono alle organizzazioni di raggiungere un vantaggio competitivo. Durante i periodi di tensioni geopolitiche le aziende in genere aumentano gli investimenti in soluzioni di sicurezza, per l’intensificazione degli attacchi informatici e della stretta normativa.

Segno meno per l’hardware

Tuttavia, la continua inflazione in molti paesi, l’indebolimento della fiducia dei consumatori e le interruzioni delle esportazioni hanno creato un clima di incertezza che influiscono negativamente su alcuni mercati hardware, principalmente Pc, tablet e monitor. I primi segnali di recessione in alcuni paesi europei e il conseguente rallentamento dell’attività commerciale influenzeranno negativamente anche i mercati delle infrastrutture di server e storage, che, secondo Idc, registreranno un calo anno su anno nel 2023.

Il ruolo del Canale

La spesa per le infrastrutture (escluse le infrastrutture come servizio) tramite canali indiretti dovrebbe diminuire in Europa dell’1,2% su base annua nel 2023. Entro il 2026, quasi la metà della spesa per server e storage continuerà ad essere generata attraverso il canale.

“I partner continueranno ad aiutare i fornitori a mantenere solide connessioni con i clienti, al fine di soddisfare le esigenze di acquirenti che si indirizzano sempre più verso soluzioni olistiche piuttosto che semplicemente componenti dell’infrastruttura”, afferma Lubomir Dimitrov, research manager di Idc Data & Analytics, Europe.

La maggiore enfasi sulla trasformazione digitale ha portato a cambiamenti nelle aspettative dei clienti, guidando la domanda di soluzioni multi-vendor personalizzate che soddisfino specifici segmenti di clienti e settori. Ciò ha comportato un aumento del flusso di spesa derivante dalle vendite indirette tramite i partner.

Entro la fine del 2023, circa il 58% della spesa per il software, vale a dire applicazioni, sviluppo e distribuzione di applicazioni e software per l’infrastruttura di sistema, passerà attraverso il canale, anche se il numero crescente di aziende che passano al cloud continuerà a rendere il canale diretto un’importante fonte di generazione di entrate per i fornitori.

Il “Worldwide black book: Live edition” di Idc viene aggiornato mensilmente con le ultime previsioni di spesa It in 100 paesi.

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