PA DIGITALE

Spid a quota 1 milione, ora si accelera

Tra dicembre e gennaio c’è stata una forte accelerazione nell’erogazione del pin unico: a trainare la carta del docente e il bonus cultura per i giovani che possono essere attivati solo tramite identità digitale. Il 2017 sarà l’anno di Italia Login e del terzo livello di sicurezza

Pubblicato il 11 Gen 2017

Federica Meta

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Hanno raggiunto quota 1 milione le identità digitali Spid erogate fino ad oggi mentre è in forte crescita il numero dei servizi disponibili attraverso il Pin unico: da lunedì 16 gennaio con le credenziali Spid sarà possibile accedere al servizio online del Miur per l’iscrizione dei propri figli alle prime classi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2017-2018. Chi è in possesso dell’identità digitale non dovrà più registrarsi ogni anno, come invece avviene per chi utilizza soltanto il servizio online del Miur senza Spid. Lo comunica una nota del ministero della PA.

Secondo i dati forniti dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) solo nell’ultima settimana dal 4 al 10 di gennaio le identità digitali rilasciate dai 4 Identity Provider (Poste, Tim, Infocert e Sielte) sono state 70mila. Dai primi mesi di quest’anno, oltre ai 4.273 servizi già disponibili da parte di 3.720 amministrazioni pubbliche, sarà possibile con Spid richiedere l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (Ape). Tra le nuove adesioni delle amministrazioni figurano la Regione Lombardia, la Basilicata e i comuni di Firenze, Verona, Livorno, Empoli, Modena, Bari (con 25 comuni di area vasta) e Roma Capitale.

La forte crescita registrata da novembre ad oggi (oltre 500mila nuove identità in 40 giorni) è per gran parte riconducibile all’attivazione dei servizi App 18 (bonus-cultura per i diciottenni) e Carta del docente per l’aggiornamento professionale.

Dal 30 novembre i docenti italiani hanno trovato i 500 euro per l’aggiornamento professionale nel loro “borsellino elettronico”. In altre parole, il budget per partecipare a corsi di formazione o acquistare beni e servizi diventa virtuale.

Per accedere al bonus, per prima cosa, occorre però ottenere l’identità digitale Spid presso uno dei gestori accreditati. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale assegnerà ad ogni docente “un codice unico – scrivono da viale Trastevere – che consentirà di accedere, con un’unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici”.

Il 3 novembre è invece partita la procedura per ottenere i 500 euro di bonus cultura per i giovani che compiono 18 anni. Anche in questo caso è obbligatorio avere un’identità digitale.

Dal successo di Spid dipenderanno anche le sorti di Italia Login, il punto unico di accesso dei servizi pubblici digitali a cui sta lavorando il governo. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, oltre 3 italiani su 4 auspicano lo sviluppo di un unico sito web di riferimento per tutti i servizi offerti dalla PA. Ma non è solo un tema di sito unico è una questione di ubiquità: la PA, per gli italiani, dovrebbe essere presente ovunque ce ne sia bisogno e non necessariamente in modo virtuale: se, quindi, quasi il 50% degli italiani esprime interesse alla proposizione di servizi pubblici tramite i social network, il 42% auspica un’integrazione dei servizi online con i servizi di home banking, e addirittura il 58% desidera poter accedere ai servizi pubblici anche presso gli sportelli bancari, i tabaccai, i supermercati o le farmacie.

Per Spid, il 2017 dovrebbe essere l’anno del rilascio del terzo livello di sicurezza del sistema pubblico di identità digitale, che al momento è fermo ai primi due livelli. E proprio nel terzo livello che si potranno realizzare sinergie con la carta di identità elettronica che si è rimessa in marcia, dato che permetterà l’accesso ai servizi tramite password e smart card. Sebbene l’identità digitale contenga una serie di informazioni sul cittadino, Spid risponde al principio di condivisione minima degli attributi.

Il primo livello permette l’autenticazione tramite ID e password stabilita dall’utente mentre il secondo aggiunge la generazione di una one time password aggiuntiva e il terzo prevede l’aggiunta di uan smart card.

Secondo gli esperti, il terzo livello di Spid sarà anche quello più diffuso perché disegnato per garantire l’accesso ai servizi più delicati e sensibili, come ad esempio i pagamenti.

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