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Talenti digitali, sorpresa Italia: è fra le mete più ambite

Secondo il report di Boston Consulting Group “Decoding digital talent” il nostro Paese è nella top ten delle destinazioni preferite dai giovani professionisti. Il managing director Radice: “Ma è necessario costruire un contesto di lavoro adeguato a capacità e aspirazioni”. Sul podio Usa, Germania e Canada

Pubblicato il 08 Lug 2019

A. S.

Top Ten Most Attractive Countries

Nel loro bagaglio di competenze ci sono, soltanto per fare qualche esempio, il data mining, la programmazione e sviluppo Web, il digital marketing, il digital design, lo sviluppo di applicazioni per device mobili, l’intelligenza artificiale, il lavoro in modalità agile e la robotica. Sono per il 68% uomini e per l’80% laureati, e per trovare lavoro in una grande impresa che offra opportunità di formazione e un buon equilibrio fra lavoro e vita privata sono disposti, nel 67% dei casi, a trasferirsi all’estero.

E’ la fotografia dei digital experts scattata dall’ultimo report di Boston Consulting Group, “Decoding Digital Talent”, che ha intervistato circa 27mila talenti digitali provenienti da 180 paesi indagando sulle loro preferenze in tema di mobilità e lavoro. Dallo studio emerge un dato interessante per l’Italia: il Paese infatti risulta al decimo posto come luogo in cui i talenti digitali accetterebbero di trasferirsi alla ricerca di migliori opportunità di lavoro, raccogliendo il 10% delle preferenze. A guidare questa particolare classifica si sono Usa (40%), Germania (31%), Canada (27%) Australia (24%), Regno Unito (24%), Svizzera (15%), Francia (15%), Spagna (12%) e Giappone (11%). Quanto alle città più ambite, in testa c’è Londra (24%), poi New York (19%) e Berlino (18%), mentre Roma è in 28esima posizione.

“Coltivare o attrarre dall’estero le competenze digitali più richieste dal mercato come l’intelligenza artificiale, il digital marketing, la robotica o lo sviluppo web e mobile migliora non soltanto performance delle aziende, ma la competitività dell’intero sistema paese  – spiega Matteo Radice (nella foto), managing director e partner di Bcg – Se governi, città e imprese vogliono accogliere esperti digitali devono costruire un contesto di lavoro adeguato alle loro capacità e aspirazioni, capace di attrarre e trattenere i migliori talenti che provengono dall’estero”.

Dallo studio emerge anche che la maggior parte dei talenti digitali pronti a trasferirsi per lavoro preferirebbe farlo in una regione o nazione vicine geograficamente o culturalmente. Quanto ai titoli di studio, otto su dieci hanno una laurea o titolo di studio superiore, contro il 67% dei non esperti digitali. Nello specifico delle competenze più diffuse compaiono il data mining (36%), programmazione e sviluppo web (28%), sviluppo di applicazioni mobile (25%) e digital marketing (25%), seguite da digital design (20%), modalità di lavoro agile (18%), robotica e automazione (16%) e intelligenza artificiale e machine learning (14%).

Infine il posto di lavoro ideale: in prima posizione ci sono le grandi imprese, poi la carriera da libero professionista, a seguire le piccole e medie imprese e soltanto in quarta posizione le startup. I dieci fattori più rilevanti quando si tratta di scegliere il paese in cui trasferirsi per lavoro sono il buon equilibrio fra lavoro e vita privata, le opportunità di formazione e lavoro, le possibilità di fare carriera, i buoni rapporti con i colleghi, lo stipendio, una buona relazione con il proprio manager, la stabilità finanziaria del datore di lavoro, la possibilità di svolgere un lavoro interessante, sentirsi apprezzati per il proprio lavoro e un ambiente professionale innovativo e creativo.

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