IL CASO

Telecom, Bolloré pronto a incontrare il Governo

Il presidente di Vivendi, che diventerà il principale azionista della Telco italiana, ha in agenda di vedere nei prossimi giorni il vertice del governo italiano. Parlerà tra gli altri anche con Alberto Nagel, Ceo di Mediobanca

Pubblicato il 01 Giu 2015

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Vincent Bolloré ha in programma di incontrare nel corso della settimana i vertici del Governo, in attesa che Vivendi diventi il primo azionista di Telecom Italia. Nelle intenzioni del presidente del gruppo francese ci sarebbe di incontrare il presidente del Consiglio Matteo Renzi, secondo quanto riportato dal Messaggero, e il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi. Tra gli altri incontri in programma anche quello con Alberto Nagel, Ceo di Mediobanca, e con altri rappresentanti del mondo delle banche e della finanzia, per sondare il terreno su una eventuale ulteriore possibilità di crescita nell’azionariato dell’operatore italiano.

A scatenare negli ultimi l’effetto domino che porterà Vivendi a diventare nelle prossime settimane il primo socio di Telecom con l’8,3% del capitale era stata l’antitrust argentina, rimuovendo l’ultimo ostacolo dando il via libera allo scioglimento di Telco, la “scatola” di controllo dell’operatore con il 22,4% dell’azionariato.

Ora Telefonica, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Generali potranno decidere liberamente cosa fare della propria partecipazione in Telecom Italia. E quindi Telefonica sarà nelle condizioni di poter cedere il proprio l’8,3% al conglomerato francese, come parte dell’operazione che porta il 100% dell’operatore brasiliano Gvt da Vivendi a Telefonica. L’ingresso di Vivendi in Telecom, secondo quanto annunciato il gruppo francese in una nota, sarà ufficializzato “nelle prossime settimane”.

L’era Telco in Telecom Italia si chiuderà definitivamente prima di fine giugno, quando scadrà la proroga al patto parasociale varata il 27 febbraio. La fine della scatola che ha permesso dal 2007 agli spagnoli di Telefonica di entrare in Telecom, avverrà dopo il cda chiamato ad approvare i conti dell’esercizio 2014-2015, e che sarà convocato dopo il ponte del 2 giugno. Subito dopo la riunione del board sarà siglato l’atto di scissione di Telco. Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo hanno ribadito che cederanno rapidamente la propria quota in Telecom non ritenendola più strategica. E’ delle ultime ore l’indiscrezione di una fonte all’agenzia Reuters che indica, a questo proposito, come Mediobanca sia intenzionata a cedere entro il 30 giugno la quota dell’1,64% che avrà direttamente in Telecom Italia una volta formalizzata la scissione di Telco.

A oggi gli azionisti in Telco sono Telefonica con il 66%, pari a una quota in Telecom del 14,77% che però in parte è già stata ceduta, Generali con il 19,32%, che si trasforma nel 4,32% d Telecom Italia, Intesa Sanpaolo e Mediobanca all’11,62% ciascuna pari all’1,64% di Telecom.

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