Tellabs punta sul mercato italiano

L’azienda americana leader nel mobile backhaul pronta a rafforzare i propri investimenti. Via alla selezione di partner tra i mobile service provider locali e i broadcaster

Pubblicato il 13 Apr 2010

placeholder

Tellabs, azienda americana di 3.300 dipendenti e con un fatturato
2009 di circa 1,5 miliardi di dollari, leader nel settore del
mobile backhaul (trasporto traffico mobile su reti tradizionali,
con risparmi del 90% rispetto alla realizzazione di nuove
infrastrutture) continuerà a investire sull’Italia, il mercato
europeo in cui riscuote maggiore successo. In cinque anni il suo
business nel nostro Paese è infatti cresciuto da zero a circa 20
milioni di euro. Ricavi realizzati vendendo apparati e servizi di
mobile backhaul a Telecom Italia, Wind e più recentemente
Vodafone.

“Nei prossimi anni – ha dichiarato al Corriere delle
Comunicazioni Roberto Cepparotti, principale artefice di questo
successo e da oggi sales director Sud Europa con responsabilità
per Italia, Albania, Malta e Grecia – pensiamo di crescere in due
modi: proponendo nuove soluzioni ai clienti acquisiti e catturando
nuovi clienti. A questo riguardo stiamo selezionando dei partner
tramite i quali raggiungere mobile service provider locali,
compresi operatori attivi nel settore del WiMax”.
Ma nell’elenco dei prospect ci sono anche broadcaster,
segnatamente Mediaset.

Alla società le risorse non mancano: ha un cash stimato in un
miliardo di dollari. Inoltre ogni anno genera flussi di cassa
positivi. Tellabs occupa una posizione praticamente di leader nel
segmento del mobile backhaul ma agli operatori italiani suoi
clienti sta proponendo anche soluzioni di mobile packet core
(permettono il controllo sul traffico generato da ogni utente della
rete e rappresentano una delle nuove frontiere delle comunicazioni
mobili, perché queste informazioni sono di fondamentale importanza
per l’offerta di servizi avanzati, oltre cioè la voce e gli sms)
e di trasporto ottico. In questi casi se la deve vedere con
Alcatel-Lucent, Cisco e i cinesi di Huawei. “Noi – ha precisato
Tarcisio Ribeiro, vicepresidente sales Tellabs Emea – riteniamo di
avere due vantaggi: le elevate prestazioni dei nostri prodotti, per
il cui sviluppo spendiamo il 18% del nostro fatturato, e una
consolidata esperienza con gli operatori: oltre la metà delle
chiamate mobili effettuate nel mondo è supportata da reti di
nostri clienti”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3