GEOPOLITICA

Il caso sottomarini mette a rischio gli accordi Usa-Ue sulle web company?

Le tensioni a seguito del patto appena siglato tra Australia, Uk e Stati Uniti potrebbero ripercuotersi sul Trade and Technology Council, convocato a Pittsburgh il 29 settembre. All’ordine del giorno l’avvio di un percorso comune di regulation

Pubblicato il 21 Set 2021

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L’alleanza tra Australia, Regno Unito e Usa (Aukus) sui sottomarini nucleari rischia di far saltare il primo incontro del Trade and technology council  (Ttc) tra Stati Uniti e Unione Europea previsto a a Pittsburgh, in Pennsylvania, la settimana prossima.

La Commissione europea è dubbiosa sulla data del 29 settembre. Ad annunciarlo il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, spiegando che l’esecutivo europeo sta analizzando l’impatto di Aukus sul calendario delle trattative con l’Australia per l’accordo commerciale, il cui prossimo round era stato fissato per ottobre. “Come ho in merito al prossimo round di negoziati commerciali con l’Australia”, anche con gli Usa “c’è una data fissata per il Ttc che è la prossima settimana e stiamo analizzando le conseguenze dell’annuncio di Aukus in termini di un suo impatto possibile sulla data”, ha puntualizzato.

Il Ttc, frutto dell’incontro dello scorso giugno tra il presidente Usa Joe Biden e la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, ha l’ambizione di diventare una piattaforma di coordinmento sull’approccio su temi cruciali per il commercio, l’economia e la tecnologia e rafforzeranno le relazioni commerciali ed economiche transatlantiche basate su “valori democratici condivisi”.

I temi sul tavolo di Pittsburgh

Se il summit verrà confermato, a Pittsburgh si discuterà di come  concordare un’azione di regulation delle Big tech che partirà dall’Europa per poi estendersi agli Stati Uniti. “L’obiettivo è difendere i valori democratici su Internet minacciati da fenomeni come fake news e abusi dei diritti umani”, si legge in una nota del Council.

Il meeting sarà co-presieduto dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, dalla segretaria al Commercio, Gina Raimondo, dalla rappresentante per il Commercio, Katherine Tai, e dai vice presidenti esecutivi della Commissione europea Margrethe Vestager e Valdis Dombrovskis.

L’incontro consisterà in 10 gruppi di lavoro che si focalizzeranno sui temi chiave: standard per la cooperazione sulle tecnologie, sicurezza della supply chain, emergenza climatica e green tech, sicurezza e competitività dell’Ict, governance dei dati e piattaforme tecnologiche, uso improprio della tecnologia che minaccia la sicurezza e abusi sui diritti umani online, controlli sulle esportazioni, screening degli investimenti e accesso e utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle piccole e medie
imprese.

Nella nota per i media del Council i co-presidenti affermano che il meeting inaugurale di Pittsburgh “segna il nostro impegno congiunto ad ampliare e approfondire gli scambi commerciali e gli investimenti transatlantici e ad aggiornare le regole perché siano in linea dell’economia del 21mo secolo”. Il Council costruirà le sue misure sui mattoni dei “nostri valori democratici condivisi e della più grande relazione economica del mondo”. Il Council ha “lavorato intensamente” dopo il summit di Bruxelles di giugno e ha identificato le aree “in cui possiamo adottare misure concrete per garantire che le politiche commerciali e tecnologiche siano efficaci per i nostri cittadini”.

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