I senatori repubblicani vogliono impedire agli app store statunitensi, tra cui quelli di Apple e di Google, di ospitare applicazioni che consentono di effettuare pagamenti con la valuta digitale cinese. La motivazione fornita, ancora una volta, è quella legata alle preoccupazioni sulla sicurezza nazionale: gli estensori dell’iniziativa temono infatti che il sistema di pagamento possa consentire a Pechino di spiare gli americani.
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Il contenuto del disegno di legge repubblicano
Il disegno di legge, presentato ieri dai senatori Tom Cotton, Marco Rubio e Mike Braun, afferma che le società che possiedono o controllano i marketplace “non trasporteranno o supporteranno alcuna app nei [loro] app store negli Stati Uniti che supporti o consenta transazioni in e-Cny“.
Secondo l’ufficio di Cotton, lo yuan digitale potrebbe fornire al governo cinese “la visibilità in tempo reale di tutte le transazioni sulla rete, ponendo problemi di privacy e sicurezza per gli americani che si uniscono a questa rete”.
Il Center for a New American Security, un think tank con sede a Washington, ha affermato in un rapporto del gennaio 2021 che la valuta digitale cinese e il sistema di pagamenti elettronici “probabilmente saranno un vantaggio per la sorveglianza del Pcc nell’economia e per l’interferenza del governo nel vite dei cittadini cinesi”, osservando che “le transazioni conterranno dati precisi sugli utenti e sulla loro attività finanziaria”.
Le app che accettano lo yuan digitale
La mossa arriva dopo che WeChat, applicazione di messaggistica e pagamento di proprietà della cinese Tencent con oltre 1,2 miliardi di utenti, ha annunciato che inizierà a supportare la valuta. Anche Alipay, la popolarissima app di pagamento di proprietà di Ant Group, accetta la valuta digitale. Ed entrambe i software sono disponibili negli App Store di Apple e Google.
L’ambasciata cinese a Washington ha definito la legislazione “un altro esempio di prepotenza arbitraria degli Stati Uniti su società straniere e un abuso del potere statale sul terreno insostenibile della sicurezza nazionale”.
Ma stando ai media locali, se l’obiettivo di fermare le potenziali minacce alla sicurezza nazionale provenienti dalla Cina è uno dei pochi punti di accordo bipartisan nel Congresso degli Stati Uniti, le prospettive per l’approvazione del nuovo disegno di legge prima delle elezioni di medio termine sono assai incerte.