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Trasporto aereo, Sita: “Covid-19 spinge l’uso degli smartphone per la gestione bagagli”

Le soluzioni contactless e self-service determinanti per abbattere le code e rispettare la sicurezza di passeggeri e personale. Investimenti in crescita: il 91% delle compagnie aeree e il 69% degli scali implementeranno nuove soluzioni entro il 2022

Pubblicato il 30 Set 2020

sita

Lo smartphone diventerà lo strumento chiave per le attività che riguardano il tracciamento bagagli negli aeroporti. È quanto stima Sita in occasione della presentazione del “Baggage IT Insights 2020”, il report che scatta la fotografia dell’impatto dell’uso delle nuove tecnologie per la gestione dei bagagli.

Secondo l’azienda se da un lato l’emergenza Covid-19 ha abbattuto fortemente le presenze negli scali, gli investimenti in nuove tecnologie lieviteranno proprio per consentire la gestione “distanziata” delle attività. Il 91% delle compagnie aeree e il 69% degli scali hanno implementato o implementeranno entro il 2022 notifiche in tempo reale relative al bagaglio per i propri staff, mentre i desk self-service per il bag drop sono stati o saranno installati dall’83% delle aerolinee e dal 75% degli aeroporti. “Anche se attualmente il trasporto aereo gestisce traffici inferiori a quelli a cui eravamo abituati, occorre che sin da subito gli operatori si dotino delle tecnologie adeguate a garantire la massima efficienza possibile in questa emergenza sanitaria e a ridurre le irregolarità relative ai bagagli quando si ritornerà ai volumi precedenti, cosa che secondo Iata non accadrà prima del 2024”, commenta Sergio Colella, Presidente Europa di Sita.

Strumento chiave per una risposta a queste esigenze è lo smartphone: due terzi dei passeggeri vuole utilizzarlo per ricevere informazioni in tempo reale sui propri bagagli, in particolare nel caso qualcosa vada storto; il 65% per segnalare irregolarità relative alla propria valigia. Secondo il Baggage IT Insight, nove passeggeri su dieci tramite un’app vorrebbero tracciare i propri bagagli in ogni momento del viaggio e chiederebbero di ricevere notifiche sul punto di ritiro bagagli, all’arrivo.

I risultati del Baggage IT Insights 2020

Sempre più passeggeri e bagagli, sempre meno irregolarità: questa la tendenza nel trasporto aereo nell’era pre Covid-19. Se nel 2007 a volare erano 2,48 miliardi di persone e le irregolarità riguardavano 46,9 milioni di valigie, nel 2019 i bagagli disguidati sono stati 25,4 milioni a fronte di una cifra record di 4,54 miliardi di viaggiatori e di una sempre maggiore tendenza dei passeggeri a portare con sé almeno un bagaglio. Nel 2018 infatti l’81% ha imbarcato almeno una borsa, per un totale di 4,3 miliardi di valigie “in volo”.

Irregolarità sempre più contenute: il 95% dei bagagli disguidati è stato restituito al proprietario – seppur in ritardo o danneggiato – e solo il 5% è stato smarrito. Si è inoltre ridotta al 45% la percentuale di irregolarità verificatesi nel trasferimento di valigie e borse da un aereo all’altro, il momento di maggiore criticità.

Pur a fronte di tali dati, la gestione delle irregolarità relative al bagaglio ha continuato a costituire una spesa ingente per l’industria del trasporto aereo, nel 2019 pari a 2,5 miliardi di dollari. Un elemento che ha portato il settore a individuare la gestione dei bagagli come uno dei focus per gli investimenti IT.

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