STRATEGIE

Turismo digitale, appello di Assoprovider: “Il governo non ripeta fallimento di Italia.it”

Per l’associazione la realizzazione dell’hub nazionale previsto dal Pnrr sarebbe uno “sperpero di denaro pubblico”. La ricetta altenativa? “Finanziamenti per lo sviluppo di piattaforme private di booking con un alto conversion rate, sempre più integrate con i territori”

Pubblicato il 07 Giu 2021

Assoprovider turismo

Il governo non ripeta il fallimento di Italia.it. L’appello arriva da Assprovider in merito alle intenzioni del governo di lanciare un hub nazionale del turismo, come specificato nel Pnrr. “Italia.it ha raccolto una serie di fallimenti, documentati da una ricca stampa in proposito, con uno spreco di risorse pubbliche enorme – spiega Matteo Fici, responsabile Turismo di Assoprovider –  Questa esperienza ha dimostrato che non serve approfittare dello spirito nazionalistico del settore che ciclicamente riemerge, per creare un mostro pubblico”.

Italia.it, lanciato nel 2004, ambiva a sostituire i portali turistici privati, al quale Assoprovider aveva subito manifestato la sua contrarietà. E dopo 16 anni Italia.it non ha prodotto i risultati sperati.

Oggi, secondo Assoprovider, un’esperienza simile rischia di nascere con il progetto di Hub, un altro portale per il turismo nazionale che ricorda tanto Italia.it e che è stato presentato a Bruxelles all’interno del Pnrr, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, con sovvenzioni investimenti annui: 6 milioni di euro per il 2021, 24 nel 2022, 33 nel 2023, 27,1 nel 2024, 16,3 nel 2025 e 7,1 nel 2026.

Cos’è l’Hub del Turismo inserito nel Pnrr

Nella visione del Governo, l’Hub sarà un piattaforma web dedicata di turismo digitale. Il portale che sarà promosso da Enit dovrebbe essere uno strumento a supporto degli operatori turistici di piccole e medie dimensioni nelle zone più arretrate del Paese. Un Digital Hub inoltre che nelle intenzioni vuole concentrarsi su due tipologie di servizi, mirati agli operatori e ai turisti.

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“Eppure, questi portali realizzati dal pubblico per creare e accrescere un mercato privato molto competitivo come quello del booking dei servizi turistici non hanno mai funzionato, vedi il progetto Italia.it del 2004- dice Fici – Il motivo è semplice da capire: il pubblico non ha le competenze imprenditoriali per lanciarlo e per farlo crescere”.

Le ricette di Assoprovider

L’imprenditore e membro del direttivo di Assoprovider, spiega invece che la soluzione è di favorire la creazione di portali (e la crescita di quelli già esistenti) privati,  realizzati da associazioni e da nuovi operatori turistici, mettendoli  piuttosto a sistema e finanziando lo sviluppo di contenuti; accanto a ciò occorre formare imprenditori e personale turistico sui nuovi trend turistici e i nuovi strumenti digitali per il superamento del digital divide nel settore turistico, una battaglia nella quale  Assoprovider , l’associazione degli Internet Provider di Prossimità è da sempre in prima linea.

Tre formule per il rilancio del turismo

 Sono tre invece le proposte che Assoprovider in collaborazione con Tedtrip lanciano per affrontare la crisi del turismo italiano e contribuire a rilanciarlo:

  1. Finanziamenti mirati allo sviluppo di piattaforme private di booking con un alto conversion rate, sempre più integrate con i territori;
  2. Formazione del personale impegnato nel comparto turistico, soprattutto sul fronte del turismo esperienziale, un modello che rappresenterà il futuro del turismo;
  3. Finanziamenti a fondo perduto per favorire investimenti nel turismo, promossi attraverso Invitalia, a una platea ampia di possibili nuovi attori del turismo, senza limiti di età.
@RIPRODUZIONE RISERVATA

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