IL PROGETTO

Tutto Dante in digitale, ci pensa il Vaticano

La biblioteca apostolica vaticana e l’associazione Digita vaticana onlus lanciano il progetto Dante per Sempre, per la digitalizzazione dei manoscritti dell’autore

Pubblicato il 18 Giu 2015

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Le nuove tecnologie a disposizione della letteratura, per la “conservazione perpetua” delle opere uniche al mondo, come quelle di Dante Alighieri, di cui ricorre il 750 anniversario della nascita. E’ il senso del progetto “Dante per Sempre”, promosso dall’associazione Digita vaticana, presieduta da Maite Bulgari, e dalla biblioteca apostolica vaticana (Bav) con il supporto tecnico dell’azienda giapponese Ntt Data che curerà materialmente la digitalizzazione con l’utilizzo di scanner di ultima generazione.

“’Dante per Sempre’ – si legge in una nota – è solo l’ultimo dei progetti dell’Associazione Digita Vaticana, nata nel 2014 con l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione e la messa online dell’intera collezione degli oltre 80mila manoscritti della Bav per un totale di circa 41 milioni di pagine e oltre 45 milioni di miliardi di byte. Per la conservazione digitale dei suoi manoscritti la Biblioteca Vaticana ha deciso di adottare il formato Fits. Creato dalla Nasa per la memorizzazione di immagini e dati di astronomia e astrofisica spaziale, il formato Fits è stato progettato per la conservazione a lungo termine di tali dati e documenti e garantisce la massima sicurezza e fedeltà all’originale. Ad oggi sono stati digitalizzati 2.160 manoscritti”.

Fondata da Papa Niccolò V nel 1451 la Biblioteca Apostolica Vaticana oggi custodisce un patrimonio di circa 180.000 volumi manoscritti e d’archivio, 1.600.000 libri stampati, più di 8.600 incunaboli, 300.000 tra monete e medaglie, 150.000 fra stampe, disegni e matrici, e oltre 150.000 fotografie. Tra le opere contenute nella biblioteca vi sono schizzi e appunti di Galileo e Michelangelo, la lettera di Enrico VIII ad Anna Bolena, la Divina Commedia illustrata dal Botticelli, una lettera di Giacomo Leopardi al “primo custode” della Biblioteca, una lettera del 1585 che testimonia il primo incontro diretto del Giappone con l’Occidente.

“I tesori contenuti nella Biblioteca Apostolica Vaticana sono di inestimabile valore per la storia culturale dell’umanità e devono essere visibili a tutti. Per questo l’Associazione Digita Vaticana con il progetto ‘Dante per Sempre’ è orgogliosa di continuare insieme alla Bav e a Ntt questa straordinaria impresa volta alla conservazione, diffusione e valorizzazione dei contenuti di fondamentali documenti storici dei quali i manoscritti di Dante sono uno splendido esempio – affermato Maite Bulgari – Ci auguriamo che tante realtà imprenditoriali ed istituzionali si uniscano a noi per promuovere questo progetto straordinario che vuole celebrare il 750° anniversario della nascita del Sommo Poeta”

“La digitalizzazione è una grande opportunità per proteggere gli antichi volumi riducendo al minimo la necessità di consultazione diretta degli originali, è garanzia di riproduzione ad alta qualità e il più possibile fedele agli originali prima di un loro possibile degrado, è strumento per rendere quello che è patrimonio dell’umanità immediatamente accessibile in rete e disponibile, gratuitamente, a tutti – sottolinea Cesare Pasini, prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana – Crediamo infatti che la digitalizzazione, impostata con serietà e competenza, sia un nuovo modo di conservare, che consente un servizio ancora migliore anche grazie a partner importanti come Digita Vaticana”.

Il progetto sarà presentato il 23 giugno, con una visita guidata della Biblioteca Apostolica Vaticana, e una cena di raccolta fondi nel Salone Busti e statue dei Musei Vaticani, alla presenza del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità.

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