LA POLEMICA CON I TASSISTI

Uber, la app “scova-auto” diventa un caso

Tassisti italiani e inglesi sul piede di guerra contro il servizio, disponibile in 25 città, che consente di individuare auto a noleggio attraverso lo smartphone. Scattano gli scioperi ma bloccare la app sarà molto difficile

Pubblicato il 19 Mag 2014

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Dopo i “cab” di Londra, il servizio Uber fa infuriare i tassisti di Milano. Uber è un servizio di noleggio con conducente che permette di chiamare una macchina con un’applicazione per smartphone. Oltre 300 tassisti hanno organizzato un presidio ai giardini pubblici Indro Montanelli, dove era prevista la presentazione di un nuovo servizio della società Uber (Uber-Pop) al Wired Next Fest.

Il Comune di Milano “deve chiudere immediatamente l’applicazione di noleggio con conducente Uber, altrimenti nei prossimi giorni potremmo decidere di attuare dei fermi del servizio – ha spiegato il portavoce del Comitato tassisti milanesi, Cosimo Tartaglia – Uber lavora contro la legge quadro 21 del 1992 che stabilisce in modo chiaro ruolo e caratteristiche di tassisti e di servizio noleggio con conducente”.

“Il Comune non può chiudere applicazioni, serve un meccanismo per regolare e capire chi rispetta o meno le regole – spiega l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti, Pierfrancesco Maran – L’ amministrazione darà sanzioni come ha sempre fatto ai singoli conducenti”.

In città prosegue la protesta. Nella notte ci sono stati scontri tra tassisti e autisti privati: due persone sono finite in ospedale.

Uber mette a disposizione auto a noleggio con conducente, disponibili come un taxi e prenotabili via app, a un costo superiore al taxi, ma risparmiando rispetto al noleggio. Uber ha iniziato a offrire questo servizio tre anni fa a San Francisco e da febbraio è arrivata a Milano,

Ma come funziona? Aprite l’app, scegliete l’auto più vicina e appare il volto del conducente con il numero di telefono. Se volete potete contattarlo via sms o chiamarlo. Sarà il vostro autista personale e vi giudicherà, come voi valuterete il suo servizio. Prima di confermare la richiesta potete avere una stima del costo della corsa, addebitato su carta di credito direttamente dall’app e con ricevuta via mail.

Gli autisti di Uber devono avere una vettura con meno di cinque anni (Mercedes Classe E o S, BMW Serie 5 o 7, Audi A6 o A8) e sono selezionati attraverso un test che li valuta non solo per la conoscenza della città, ma anche e soprattutto per educazione e cortesia. Tutti sono muniti di autorizzazione per il noleggio con conducente e possono quindi percorrere le corsie preferenziali, destinate al servizio pubblico. Hanno però l’obbligo di partire dalle autorimesse per andare a prendere il cliente. Come un taxi l’auto nera può essere usata da più persone, è pagata solo per le corse effettuate e arriva in cinque minuti. “Il servizio elimina tutte quelle cose negative del taxi”: il popolare blog americano TechCrunch lo descrive così e Uber ha evidenziato questa frase sul proprio sito.

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