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Venture capital e startup, brusca frenata in Italia. Ma non è detta l’ultima parola

Secondo le rilevazioni di Bain & Co nei primi tre mesi del 2023 si è registrata una contrazione del 16% in termini di volume e del 69% per valore. Veratti: “Sarà fondamentale il supporto istituzionale, in particolare la messa a terra delle risorse del Pnrr destinate a transizione energetica e digitale. Questa liquidità sarà cruciale per sostenere il volume dei deal, fornire ulteriore spinta al mercato e replicare i numeri del 2022”

Pubblicato il 19 Mag 2023

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Dopo un 2022 da record, frena il venture capital italiano nei primi mesi del 2023. Registrata infatti una contrazione del 16% in termini di volume e del 69% in termini di valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche se fortemente influenzato dal mega deal di Scalapay registrato nel primo trimestre dello scorso anno. Emerge dal secondo “Italy Venture Capital Scanner” di Bain & Company secondo cui per il resto dell’anno le prospettive del venture capital sono legate a doppio filo al closing di pochi mega-deal su early e late stage, che possono contribuire a stabilizzare il valore complessivo di mercato.

Pnrr leva decisiva per il 2023

“Da gennaio ad oggi – spiega Emanuele Veratti, Partner e digital practice leader di Bain & Company – abbiamo comunque registrato deal rilevanti e, in un contesto globale di incertezza, questo rappresenta un segnale decisamente positivo. Nella seconda metà dell’anno sarà fondamentale il supporto istituzionale, in particolare la messa a terra delle risorse del Pnrr destinate a transizione energetica e digitale. Questa liquidità sarà cruciale per sostenere il volume dei deal, fornire ulteriore spinta a questo mercato e replicare i numeri dello scorso anno”.

Il balzo dell’Italia nel 2022

Nel 2022, infatti, gli investimenti in venture capital si sono contratti ovunque nel Vecchio Continente – in particolare in Germania e in Spagna – ad eccezione dell’Italia, unico Paese in controtendenza con un + 46%. Il 2022 si è rivelato infatti un anno record per i finanziamenti di venture capital nel nostro Paese, con investimenti a quota 1,6 miliardi di euro. Tuttavia, l’Italia, con un peso del 2%, ricopre ancora un ruolo marginale nel panorama venture capital europeo, che è guidato da Regno Unito, Francia e Germania, mercati storicamente più maturi.

“I risultati registrati nel nostro Paese lo scorso anno confermano il trend di crescita del venture capital, che ha messo a segno il secondo anno consecutivo con investimenti sopra quota 1 miliardo” commenta ancora Veratti.

Lombardia, Toscana e Lazio al top

L’Italia continua quindi a giocare un ruolo centrale e pionieristico nel mondo della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo del talento. Tuttavia, c’è ancora molto spazio per una crescita sistemica degli investimenti in startup – dice ancora Veratti – “ed è necessario e urgente accelerare sulla forte frammentazione ancora esistente in termini di investimenti in venture capital nel Paese: se la Lombardia (ed in particolare l’area di Milano) si conferma l’hub principale in termini di innovazione – seguito da Toscana e Lazio – il resto del Paese continua a mostrare un forte gap”.

In particolare la Lombardia anche lo scorso anno ha guidato il mercato italiano del venture capital italiano, con 1,3 miliardi di euro investiti (circa l’80% del totale). Seguono la Toscana, con 77 milioni di euro investiti (5% del valore totale del mercato) e il Lazio, con il 3% del mercato (56 milioni di euro). Rimangono indietro Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia con poco più di 8 milioni di euro di investimenti complessivi.

La ricerca evidenzia come – nonostante la contrazione in termini di numeri – lo scorso anno la crescita sia stata guidata dalla dimensione dei deal, con un evidente consolidamento verso mega deal e early e later stage. In termini di settori, il mondo dei servizi finanziari ha registrato i maggiori investimenti di venture capital, seguito dalla tecnologia. Sul podio dei più grandi deal in venture capital registrati in Italia nel 2022 per valore Bending Spoons, Satispay, Scalapay.

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