Il vigile robot è perentorio, nulla sfugge al suo occhio cibernetico e dall’alto dei suoi 2 metri e mezzo ordina con voce metallica agli automobilisti di cedere il passo ai pedoni per permettere loro di attraversare la strada. E’ il robot-semaforo del quartiere popolare di Limete, a Kinshasa, la maggiore città della Repubblica Democratica del Congo.
Creato dalla società “Woman Techonology”, l’automa è in servizio dall’estate del 2013, la sua missione: regolare il traffico e aiutare i pedoni. “Ci sono diversi tipi di automi al mondo – spiega Inza, l’ingegnere che ha creato il robot-semaforo – ma questo è un robot che aiuta a regolare il traffico ed è al 100% Made in Congo. Dovremme riuscire a vendere la nostra tecnologia agli altri Paesi dell’Africa centrale e, perché no, anche ad Europa e Stati Uniti”. Ogni robot-semaforo costa circa 15mila dollari.
È dotato di pannelli solari per ricaricare le sue batterie e corazza in alluminio per resistere al clima equatoriale. Le sue telecamere, inoltre, mandano immagini a un centro di elaborazione dati tenendo sotto controllo quello che accade 24 ore su 24 e assicurando una maggiore sicurezza. “Questo robot è una grande cosa – dice un autista di bus – quando ferma il traffico i pedoni possono attraversare senza problemi. Dio benedica chi lo ha inventato. I vigili creano troppi problemi meglio lasciar lavorare solo i robot”. In una megalopoli come Kinshasa da 10 milioni di abitanti il traffico è veramente caotico e spesso la polizia viene contestata. Ma non il robot-semaforo che, come abbiamo visto, piace anche agli automobilisti