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Vodafone si dà allo “shopping” e battezza i negozi del futuro

A disposizione del mondo retail soluzioni M2M e analytics per abilitare nuove funzionalità di micromarketing ed esperienze ultra-personalizzate per i clienti. Canzian: “Nessun rischio per la privacy, profilatura solo con consenso”

Pubblicato il 16 Lug 2015

Domenico Aliperto

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Un negozio che osserva, raccoglie informazioni, le elabora e poi le restituisce alla forza vendita, abilitando nuove funzionalità di micromarketing ed esperienze ultra-personalizzate per i clienti. Questo è ciò che Vodafone, mettendo a disposizione le proprie soluzioni machine to machine e analytics, offre oggi al mondo retail. Dall’app che integra programmi di loyalty e scontistica fino alle telecamere dotate di software di videoanalisi, passando per il network di sensori, beacon e rilevatori di segnali emessi dai device dei clienti fuori e dentro il negozio, senza dimenticare le piattaforme di mobile payment, le insegne ora dispongono di una dotazione di tutto rispetto per indirizzare la proposizione commerciale, organizzare il magazzino, ripensare la disposizione delle vetrine e degli scaffali in funzione del reale interesse dei visitatori, razionalizzare infine il lavoro dei commessi durante i picchi.

Il prodotto, modulabile, si chiama Vodafone Retail Experience, è disponibile da oggi (anche se alcune catene, come per esempio Eataly, l’hanno già adottato) e si estende dal fronte merchant a quello consumer senza soluzione di continuità.

Immaginando una situazione tipo, un cliente che cammina nel raggio di 70 metri intorno al negozio può essere invitato a entrare attraverso notifiche, inviate da beacon, che trasmettono coupon o sconti sugli acquisti. Nel momento in cui varca la soglia, l’individuo viene intercettato da telecamere avanzate che ne riconoscono età, sesso e corporatura, attivando automaticamente sugli strumenti di digital signage contenuti coerenti con la tipologia di consumatore riscontrata e misurando la direzione dello sguardo per evidenziare le referenze considerate più interessanti. Naturalmente, se la persona ha già installato sul proprio smartphone l’applicazione ufficiale del negozio, l’associazione non è più di tipo statistico, ma personale e costruita sullo storico delle visite precedenti.

Una volta all’interno del punto vendita, è possibile esplorare scaffali e merci sia attraverso l’aiuto di un commesso (che può essere quello di fiducia), sia in totale autonomia, scansionando i QR code sulle etichette dei prodotti per ricevere informazioni ed eventuali promozioni. Se per esempio il negozio in questione tratta capi d’abbigliamento e accessori, il cliente può entrare in una digital dressing room, un camerino smart dotato di touch screen, dove oltre a provare i vestiti può visualizzare, scegliere e prenotare abbinamenti, accedendo al catalogo del negozio navigabile sul display. Raccolti i prodotti che si intendono acquistare, non è necessario recarsi alla cassa: per pagare si può interagire con i mobile Pos affidati ai commessi ed effettuare transazioni via carta di credito anche in modalità contactless. Il che equivale a dire che si possono utilizzare, attraverso la tecnologia NFC, anche i mobile wallet caricati sullo smartphone con la possibilità, su richiesta, di estendere l’accesso anche a piattaforme di pagamento remoto. Chiaramente il sistema attribuisce a ogni cliente gli eventuali punti fedeltà o sconti per il payback sul transato.

Tutti i dati generati durante il processo sono raccolti, incrociati con quelli non strutturati provenienti dal Web e dai social network, elaborati e sintetizzati su dashboard a disposizione sia del quartier generale che del singolo shop. In questo modo il management così come gli addetti alle vendite possono visualizzarli e navigarli per attivare in tempo reale campagne di marketing personalizzate o per gestire le attività di back office. Se sul fronte consumer il cuore del meccanismo è la soluzione MyCompanyApp, basata sulla piattaforma MyVodafone, sul lato retailer il sistema ruota intorno a V-Mdc, che per l’appunto integra il controllo dell’attività della forza vendita con la gestione del magazzino, il CRM e le relazioni con i partner.

“I dati statistici relativi ai visitatori del negozio raccolti attraverso le tecnologie di people counting sono anonimi e criptati”, assicura Alessandro Canzian, direttore Marketing Corporate di Vodafone Italia, “e tutte le informazioni sono analizzate in ottemperanza alle normative di privacy e sicurezza. La profilatura dei clienti è soggetta a esplicita richiesta di consenso e non implica in alcun modo la condivisione o la cessione dei dati a terze parti. Le informazioni vengono utilizzate solo per fornire un’esperienza e un’offerta personalizzata nello specifico contesto del punto vendita”.

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