I CONTI

Volano gli utili di Lenovo, il business data center spinge i conti

Nel terzo trimestre fiscale i profitti raggiungono i 150 miioni di dollari, in aumento del 50% rispetto allo scorso anno. Fatturato a 12,9 miliardi di dollari (+6,4%). La unit dei server ottiene i migliori risultati degli ultimi due anni. Il ceo Yang Yuanqing: “Premiata la nostra startegia di trasformazione”

Pubblicato il 01 Feb 2018

F. Me

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Si chiude in bellezza il 2017 di Lenovo. Il ha archiviato il suo terzo trimestre fiscale, terminato il 31 dicembre 2017, con fatturato a 12,9 miliardi di dollari, con un aumento del +6,3% anno su anno, e un aumento del +10% rispetto al secondo trimestre fiscale dell’esercizio 2017/18. A trainare i conti le aree Pc e smart device (Pcsd) e nel Data Center Group (Dcg) mentre il Mobile Business Group (Mbg) si è mosso in linea con le previsioni per il trimestre.

Volano anche gli utili a 150 milioni di dollari, con un aumento di quattro volte rispetto allo scorso trimestre e quasi del +50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il successo – spiega il top management – è da attribuirsi all’esecuzione della sua “strategia a tre ondate” (3-wave strategy), che fa perno sul mantenimento della leadership nelle sue attività principali, sulla crescita nei segmenti chiave e sugli investimenti nelle tecnologie emergenti. Durante il trimestre, Lenovo ha visto un ulteriore crescita delle vendite di Pc, un risultato solido nel Data Center e nel Mobile, e ha dato un forte impulso nelle aree di sviluppo del “device + cloud” e “infrastruttura + cloud”.

“Lenovo sta accelerando la sua trasformazione per diventare un leader globale in ogni settore del nostro business. Continuiamo a vedere miglioramenti significativi e prestazioni di rilievo in alcuni dei più interessanti settori del mercato della tecnologia, come gli smart device e il data center – spiega Yang Yuanqing, Chairman e ceo di Lenovo –  Abbiamo visto ricavi, margini, profitti, innovazione, prestazioni ed esperienza del cliente andare al di là dello slancio già sviluppato nel trimestre precedente, e questi risultati riaffermano la strategia di trasformazione che stiamo portando avanti”.

Il business di Pc e Smart Device (Pcsd) dell’azienda ha continuato a rafforzarsi nel terzo trimestre. Lenovo ha registrato un forte impulso in questo ambito, insieme a un segnale positivo del trend generale del mercato mondiale. I numeri del settore sono stati infatti all’altezza delle aspettative per il trimestre, confermando così la convinzione di Lenovo di voler trarre vantaggio dalle ottime opportunità di crescita che si stanno sviluppando in questo segmento di mercato. Durante il trimestre, la società ha dato ulteriore slancio al proprio impegno nelle aree tecnologiche emergenti, tra cui la Realtà Aumentata (AR) e la Realtà Virtuale (VR). Il dispositivo AR di punta, “Star Wars: Jedi Challenges” sviluppato in collaborazione con Disney, riafferma l’ambizione dell’azienda come leader emergente nell’area VR/AR.

Il Data Center Group (Dcg) di Lenovo continua la sua trasformazione, non solo rispettando le aspettative per il terzo trimestre consecutivo, ma portando anche i ricavi più elevati degli ultimi due anni. Questo successo è stato alimentato da un costante miglioramento su tutti i segmenti e in tutte le aree geografiche.

Il Mobile Business Group (Mbg) di Lenovo ha rispettato le aspettative per il trimestre, anche se il settore si trova di fronte a enormi sfide competitive. Come già indicato in precedenza, Lenovo ha assunto una visione di lungo termine per questa attività e ritiene di avere messo in atto la strategia giusta per vedere miglioramenti a breve termine e assicurarsi una crescita sostenibile a lungo termine. L’America Latina continua a essere una roccaforte, superando il mercato di quasi 30 punti, anno su anno.

L’utile lordo della società è aumentato del +9,8% su base annua a $ 1,8 miliardi, con un miglioramento del +8,6% sullo scorso trimestre. Il margine lordo è stato del 13,5%, in leggero aumento rispetto allo scorso anno. L’utile operativo è aumentato di 114 milioni dallo scorso trimestre. La perdita base per azione è stata di 2,53 centesimi di dollaro, derivante da un prelievo fiscale una tantum non-cash di 400 milioni, che fa seguito alla rideterminazione delle attività fiscali differite negli USA, dopo la recente riforma  fiscale statunitense. In quest’ottica, la società ritiene che l’aliquota fiscale più bassa possa comunque avvantaggiare nel tempo le proprie operazioni basate in Usa.

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