LA CLASSIFICA

Wikipedia, Telecom Italia prima fra le 100 aziende top d’Italia

La voce della telco è la più completa fra quelle delle 100 maggiori imprese del Paese. Dietro di lei Eni e Intesa San Paolo

Pubblicato il 18 Apr 2016

Wikipedia, Telecom Italia prima fra le 100 aziende top d’Italia

Primo posto per Telecom Italia nella classifica italiana Wikipedia Research. Lo studio che analizza e valuta la completezza delle voci su Wikipedia delle 100 maggiori aziende del nostro Paese, giunto alla sua quarta edizione in Italia e condotta da Lundquist, posiziona la telco alla prima posizione con una percentuale di soddisfazione dei criteri presi in considerazione pari al 94%, seguita da Eni (84%) e Intesa Sanpaolo (82,8%).

La valutazione si basa su 29 parametri che considerano i contenuti e la loro modalità di presentazione, oltre a tutti gli elementi che facilitano e arricchiscono la lettura dell’articolo, come la presenza di foto e di fonti affidabili attraverso cui il navigatore può verificare la correttezza delle informazioni pubblicate. Particolarmente apprezzata la modalità innovativa con cui Telecom Italia interagisce con la community di Wikipedia: in collaborazione con Wikimedia Italia, il Gruppo coinvolge alcuni studenti universitari in un progetto volto ad arricchire le voci dell’azienda e del settore, sempre nel rispetto delle regole di Wikipedia, che oggi rappresenta oggi il settimo sito più visitato al mondo e il sesto in Italia.

Il risultato conseguito nella graduatoria elaborata da Lundquist testimonia quanto sia sempre più rilevante passare da una logica di comunicazione a una sola via a una di partecipazione e condivisione: in questo senso siamo molto onorati della partecipazione molto attiva della community Wikipedia nella costruzione e nell’aggiornamento della voce dedicata alla nostra azienda – ha dichiarato Ivan Dompé, Responsabile Institutional Communication di Telecom Italia – Negli anni abbiamo costruito un rapporto diretto e trasparente con la community degli editori, coinvolgendo anche il mondo accademico, a beneficio di una crescente ricchezza e accuratezza dell’informazione”.

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