LA SENTENZA

Youtube condannato a pagare per violazioni del copyright

Il tribunale di Torino ordina alla piattaforma di rimuovere le puntate delle telenovelas sudamericane pubblicate illegalmente dagli utenti, e a una multa di 250mila euro per risarcire la casa di produzione

Pubblicato il 18 Apr 2017

A.S.

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Un risarcimento di 250mila euro di versare alla casa di produzione Delta, e l’ordine di far sparire dalla piattaforma le puntate “incriminate”. E’ la decisione presa nei confronti di Youtube dalla sezione specializzata in materia d’Impresa del tribunale di Torino, che ha accolto alcune delle richieste avanzate da Delta Tv programs, titolare anche per l’Italia dei diritti di sfruttamento di alcune telenovaelas sudamericane che erano state pubblicate in visione gratuita su Youtube da alcuni utenti della piattaforma.

La sentenza sottolinea come, si legge sul Sole24ore, Youtube non abbia provveduto nel corso degli anni (la vicenda si trascina ormai dal 2014) a cancellare le puntate, ma soltanto a oscurare per l’Italia, rendendole visibili dall’Estero o da chi, all’interno dei confini nazionali, fosse in grado di simulare di trovarsi all’estero. Questo nonostante le diverse segnalazioni ricevuto nel tempo dagli interessati.

YouTube prevede, ogni volta che il contenuto pubblicato sia lesivo del diritto d’autore, una procedura per le contestazioni secondo la quale l’autore apre un reclamo sulla piattaforma, segnalando il caso. La richiesta viene poi notificata all’utente che ha caricato il video il quale, a sua volta, può presentare un “controreclamo”. Se però questi nulla osserva, il reclamo si considera fondato e YouTube è tenuto a cancellare il contenuto.

“Una volta che si verifica che vi è una segnalazione di violazione di copyright e che l’utente che ha caricato il video contestato nulla osserva per dimostrare di essere il proprietario dei diritti vantati da altri – si legge nella sentenza – appare evidente che il prestatore dei servizi della società dell’informazione è stato pienamente informato, ed è ora a conoscenza, dell’illiceità del caricamento, avvenuto contro la volontà dell’unico soggetto che rivendica i relativi diritti. (…) In tal senso, la prima misura è certamente quella di impedire il caricamento da parte dello stesso soggetto di nuovi video, ovvero di controllare con più accuratezza, e con una verifica specifica (anche manuale e non solo automatica), il materiale da questi caricato, e ciò a prescindere dal numero di volte in cui si sono ricevute altre simili contestazioni con riferimento a quel dato individuo (che possono essere due o più), e tenuto anche conto che non è certo un diritto inviolabile del singolo quello di riversare sulla piattaforma Youtube propri video”.

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