TRANSAZIONI

Frodi online, Mef: “A rischio le carte di pagamento”

Rapporto statistico Ucamp: truffe via Internet in aumento dell’11% contro il 13% di incremento dell’e-payment con credit card”. Cala il numero di transazioni contestate dal proprietario

Pubblicato il 13 Ott 2015

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Aumentano le transazioni web con bancomat e carte di credito ma aumentano anche le frodi via internet che, nel 2014, sono state pari all’11% del totale. Lo rileva Il ”Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento”, stilato annualmente dall’Ufficio Centrale Antifrode Mezzi di Pagamento (Ucamp) del Dipartimento del Tesoro.

“Il 2014 – si legge – ha visto un consistente incremento dell’uso delle carte nei pagamenti via Internet: +12,9% in valore, +15,4% in numero delle transazioni. A questo incremento corrisponde un aumento dell’incidenza del canale Internet sul valore totale delle frodi pari all’11%”. Il fenomeno appare confermato anche dall’analisi storica 2009-2014 che appunto mostra “la tendenza all’aumento generalizzato delle transazioni effettuate con carte di pagamento, a cui fa riscontro, in linea con quanto accade negli altri Paesi, una crescente importanza del mezzo Internet nelle frodi con carta”.

Il fenomeno delle frodi, comunque, ovvero quelle transazioni non riconosciute e quindi contestate dal proprietario, hanno registrato nel 2014 un calo complessivo di valore medio, per tutti i canali di pagamento, sceso da 177 a 151 euro.

Un fenomeno, si legge ancora nella nota del Mef, “che trova spiegazione nella possibile scelta della criminalità di moltiplicare e parcellizzare le transazioni allo scopo di eludere le soglie di attenzione degli istituti emittenti e degli utenti ai quali invece si raccomanda sempre la massima attenzione nel controllare l’estratto conto delle operazioni”. E le frodi diminuiscono anche in rapporto ai ‘pagamenti genuini’: se questi ultimi crescono sia in valore +4% che in numero, +6%, il rapporto con le frodi risulta scendere dallo 0,1195% allo 0,0189% del 2014 quasi quattro volte meno di quanto denunciato da Francia e Regno Unito.

Il rapporto analizza anche le manomissioni degli sportelli per il prelevamento automatico, che risultano ridotte del 60% rispetto al 2013, specialmente nelle regioni centro-settentrionali anche se vanno in controtendenza le Isole, dove si assiste a un leggero aumento.

In calo anche le revoche delle convenzioni Pos che registrano complessivamente un -8% con un “marcato incremento” in Emilia Romagna e solo un “lieve” aumento là dove storicamente il fenomeno si concentra, in Campania. In decisa controtendenza invece, la Sicilia che registra “una significativa discesa” nelle revoche dei Pos.

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