INNOVAZIONE

Pagamenti, le carte di credito conquistano le aziende

Gestire al meglio la contabilità interna, velocizzare la rendicontazione delle spese e monitorare i flussi di denaro da parte dei dipendenti. Ecco perché le imprese scelgono modalità più innovative a scapito del contante

Pubblicato il 08 Nov 2017

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Dal 2011 al 2015 i pagamenti senza contante, in Italia, sono cresciuti con un tasso composto del 5,6%. A dirlo sono i dati del World Payment Report 2017, secondo cui nel nostro Paese le operazioni no cash hanno raggiunto quota 4,6 miliardi. Il merito è senz’altro dell’incremento delle transazioni effettuate con carte di credito e di debito.

Di questi strumenti fanno largo uso soprattuto le grandi aziende, le imprese di medie dimensioni e la pubblica amministrazione. Contesti in cui i pagamenti elettronici raggiungeranno un tasso medio annuo di crescita record del 6,5% tra il 2015 e il 2020. In questi ultimi anni, a spingere il piede sull’acceleratore sono stati soprattutto i Paesi in via di sviluppo che hanno fatto registrare una crescita (tra 2014 e 2015) del 21,6%, mentre quelli cosiddetti consolidati sono cresciuti del 6,8%. Più in generale il volume delle transazioni digitali, sempre a livello mondiale, è cresciuto dell’11,2% raggiungendo quota 433,1 miliardi.

Cosa si evince da questi dati? Che il contante sta via via scomparendo? Non proprio, anche perché, per il momento, resta ancora il metodo di pagamento più comune. C’è però un segnale importante: le aziende hanno voglia di cambiare rotta e limitare sempre di più il ricorso al denaro fisico.

I motivi sono diversi: rendere più semplice la gestione della contabilità interna, velocizzare la rendicontazione delle spese, monitorare i flussi di denaro da parte dei dipendenti.

Ecco perché continua a crescere il numero di aziende che ha scelto di utilizzare i servizi di Soldo per la gestire la contabilità. Cos’è Soldo? Si tratta di un sistema di carte prepagate ricaricabili e controllabili online in tempo reale.

Tra le varie funzioni, Soldo permette di creare carte di credito dedicate per tipologia di spesa (per risalire più facilmente a chi ha speso quanto e in che modo); oppure generare carte virtuali istantanee, disponibili in qualsiasi momento per effettuare acquisti online, con la possibilità di ricevere notifiche istantanee per ogni pagamento e controllare il saldo in tempo reale.

Alla luce dell’imminente entrata in vigore – a gennaio 2018 – della direttiva europea di pagamento PSD2 (Payment Services Directive 2), quella dell’utilizzo di carte di credito al posto del contante, può davvero rivelarsi la strategia più adatta per gestire il business delle aziende. Il recepimento di questa direttiva prevede, tra l’altro, l’intervento sulla regolamentazione delle commissioni bancarie per i servizi come il Pos e Bancomat. Come ha spiegato di recente una nota di Palazzo Chigi, il provvedimento, “prevede l’armonizzazione dei pagamenti al dettaglio e assicura procedure di autorizzazione e vigilanza ai fornitori di pagamento e agli utenti”.

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