LO STUDIO

Mobile banking, è l’ora delle app. Ma alla filiale non si rinuncia

Secondo l’osservatorio “CheBanca! Digital Banking Index” l’accesso ai servizi bancari via smartphone ha registrato un incremento del 71% in due anni mentre sono 6,5 milioni gli utenti attivi. Oltre il 75% dei clienti si reca ancora allo sportello per avere aggiornamenti sulla documentazione o per fare pagamenti

Pubblicato il 26 Feb 2018

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L’Italia è tra fra i Paesi europei dove si fa meno ricorso all’home banking, ma la corsa del mondo bancario verso la digitalizzazione è iniziata e i servizi innovativi piaccioni a un numero sempre maggiore di utenti. Ma la filiale resta un punto di riferimento irrinunciabile, a dimostrazione che il canale online e offline sono sempre più complementari.  La fotografia è scattata dall’ottava edizione del CheBanca! Digital Banking Index, l’osservatorio che misura come il digitale sta cambiando il rapporto tra banca e clienti: secondo il report sono ben 25,6 milioni di conti posseduti dai correntisti online e 3,2 milioni di utenti digital che detengono un conto titoli per la gestione dei propri investimenti. Tutti i principali Gruppi bancari analizzati si sono già adeguati a questo cambiamento, con un’attenzione particolare per il mobile, vero futuro del digital banking.

Un mercato concentrato, che vede i primi 5 gruppi bancari ospitare più di metà dei conti online degli italiani. Sono 18,7 milioni gli italiani che accedono regolarmente ai propri conti correnti attraverso l’online (Web o App), 2,3 milioni in più rispetto a due anni fa.

Nonostante il web sia ancora la soluzione più utilizzata (dal 71,2%), a crescere maggiormente è il mobile banking che in due anni ha registrato un incremento del 71%, raggiungendo i 6,5 milioni di utenti. Ma per i servizi bancari digitali ci sono ancora buone opportunità di crescita: 5,7 milioni non operano sui loro conti attraverso la rete, pur avendo un conto corrente e utilizzando Internet in modo regolare. Li frena in primis l’assenza di un reale bisogno (51%), in quanto il servizio tradizionale soddisfa tutte le esigenze, seguita dai timori legati alla sicurezza (17%) e dall’incapacità di riuscire a utilizzare le funzionalità del conto corrente (20%).

I correntisti online possiedono complessivamente 25,6 milioni di conti ai quali possono accedere via Web o App: una media pari a 1,31 conti online per individuo.

I primi 5 gruppi bancari dei 24 analizzati dal CheBanca! Digital Banking Index ospitano più della metà dei conti con accesso online (il 57,4%) del sistema bancario italiano, mentre 7 istituti medi vantano il 25% di clienti. Ma recarsi periodicamente in filiale rimane un punto fermo per gli italiani, a prescindere dalla loro propensione all’utilizzo degli strumenti bancari digitali. Il 75,5% dei correntisti online è stato almeno una volta in una filiale negli ultimi tre mesi non solo per le operazioni più complesse ma anche per l’aggiornamento della documentazione o per compiere pagamenti.

E l’abitudine di visita alla filiale tradizionale non cambia all’aumentare dei conti correnti online utilizzati: anche i correntisti più dotati e più attivi a distanza, sono clienti bancari che mantengono comunque una relazione con la filiale fisica della propria banca, il che dimostra che i due canali non sono alternativi. Sono 3,2 milioni gli individui attivi nei servizi di Digital banking che posseggono anche un conto titoli per la gestione dei propri. Tra questi, il 63% (2 milioni) sono i trader attivi che dichiarano di operare direttamente on-line nella gestione del proprio portafoglio titoli. I restanti dichiarano di non gestire in autonomia i propri portafogli titoli online, delegando a professionisti.

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