I DATI

Calenda: “Ordinativi in crescita, giusto puntare su Industria 4.0”

Il ministro dello Sviluppo economico commenta i dati Istat che fotografano una crescita delle commesse nel manifatturiero del +13,7%: “Ora rafforzare gli strumenti per coinvolgere sempre più le imprese e i lavoratori in questo percorso virtuoso”

Pubblicato il 25 Lug 2017

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“Il dato di oggi sugli ordinativi industriali, +13,7%, e quello di ieri sulla crescita dell’export extra UE che segna un +9,1% dall’inizio dell’anno dimostrano che puntare su investimenti, industria ed internazionalizzazione per rimettere in moto la crescita è stata la scelta giusta. Per coinvolgere sempre più imprese e lavoratori in questo percorso virtuoso vanno rafforzati gli strumenti del Piano Industria 4.0 e del Piano Straordinario sul Made in Italy”. Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, commenta così i dati diffusi dall’Istat sul fatturato dell’industria e sull’incremento degli ordinativi industriali su base annua.

Nello specifico, l’andamento congiunturale del fatturato a maggio, sottolinea Istat, è dovuto a incrementi sia sul mercato interno (+1,6%), sia su quello estero (+1,2%). Anche per gli ordinativi, entrambi i mercati registrano incrementi (+3,9% l’interno e +4,9% l’estero). Lo stesso vale su base annua, dove però gli aumenti più decisi si evidenziano oltreconfine (per le vendite +6,7% all’interno e +9,3% fuori; per gli ordini +12,1% sul mercato nazionale e +16,2% all’estero). Guardando ai singoli settori, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario segna gli incrementi annui più significativi per la metallurgia (+14,1%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+12,1%) e per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%). Gli ordinativi mostrano invece incrementi particolarmente rilevanti per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,5%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+18,8%).

Positivo anche il commento su Facebook dell’ex premier e segretario del Partito democratico Matteo Renzi, secondo cui questo significa “che il Pil andrà meglio del previsto”. “Quando in una legge di bilancio metti misure per la crescita – aggiunge Renzi – da Industria 4.0 all’abbassamento dell’Irap, i risultati arrivano. L’austerità crea povertà e indigenza. La flessibilità produce crescita e posti di lavoro. Non lo scrivo per rivendicare il passato: come siano andate le cose è sotto gli occhi di tutti. Lo scrivo con forza per immaginare il futuro. L’Italia – conclude – deve andare #avanti sulla strada che abbiamo tracciato, tutti insieme. I dati Istat di oggi sono solo un tassello: se continuiamo su questa direzione, possiamo crescere molto di più”.

Di “Un’altra conferma, un altro importante incoraggiamento a proseguire il lavoro avviato perché la ripresa si confermi come strutturale” parla Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico e componente della segreteria nazionale Pd. “Solo ieri – prosegue – il Fondo monetario internazionale aveva rivisto al rialzo le stime del prodotto interno lordo in Italia per il 2017, avvalorando la fase positiva per l’Italia. Oggi i dati diffusi su fatturato e ordinativi, e quelli su natalità e mortalità delle imprese, ci confermano da più versanti una dinamica fortemente positiva del tessuto imprenditoriale, e soprattutto indicano questi dati come strutturali e non congiunturali. Per questa ragione è necessario, ora più che mai, continuare il lavoro avviato in questi anni, senza tentennamenti, perché i risultati positivi si traducano in buona e nuova occupazione”.

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