STRATEGIE

Industria 4.0, Regioni pronte alla sfida: “Piano banda ultralarga centrale”

In audizione alla Camera una rappresentanza degli enti territoriali: “Urge un quadro di riferimento: non si tratta di veicolare nuovi investimenti, ma di strutturare un nuovo modello di sviluppo”

Pubblicato il 31 Mar 2016

Federica Meta

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Regioni pronte alla sfida dell’Industra 4.0. “Con l’industria 4.0 inizia una grande rivoluzione industriale. E le Regioni intendono collaborare con il Governo per favorire nel modo più efficace anche sul territorio questi processi di innovazione e cambiamento”. Così Giuseppina De Santis (Assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione della Regione Piemonte), che ha guidato la delegazione della Conferenza delle Regioni nel corso di un’Audizione alla Camera sulla strategia italiana di industria 4.0 in Commissione Attività produttive.

“La digitalizzazione cambierà completamente i processi industriali e quindi anche quelli economici. Si tratta di nuovi percorsi che vanno supportati a tutti i livelli – ha sottolineato De Santis – La “fabbrica intelligente rappresenta il paradigma che consentirà alle economie avanzate di competere globalmente nel settore industriale manifatturiero, attraverso la coniugazione del tradizionale know-how produttivo con le più avanzate tecnologie. Serve quindi una corretta strategia anche sul territorio per la trasformazione digitale dell’industria”. La necessità di una strategia era stata evidenziata anche in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni il 31 marzo e lasciato agli atti della commissione Attività produttive della Camera.

Il paradigma della “fabbrica intelligente” investe infatti sotto molteplici e complessi profili la sfera delle “policy”, dalle politiche industriali per le imprese di maggiori dimensioni, a quelle per le Pmi e l’artigianato; dalle politiche per la Ricerca a quelle della Formazione; dalle politiche per i servizi pubblici primari, al “public procurement” innovativo; fino alle politiche per le infrastrutture, che costituiscono il presupposto abilitante fondamentale. Tutte le nuove politiche industriali coinvolgeranno quindi in modo importante il livello territoriale.

In questo contesto l’iniziativa delle Regioni italiane mira quindi a costituire, in sinergia con le istituzioni nazionali, un quadro di riferimento a cui possano rivolgersi, a tutti i livelli, i policy makers.

“La dimensione regionale è infatti determinante per implementare il modello complesso della rivoluzione industriale 4.0, in cui si sviluppano e si intrecciano tematiche di ampia portata strategica come la Smart specialisation, la Digital Transformation, l’IoT, la Data Analysis e la Sharing economy – ha evidenziato l’assessore – Vogliamo pertanto lavorare insieme al Governo per sostenere e facilitare il migliore accesso possibile delle imprese alle nuove tecnologie digitali. E per essere competitivi bisogna preparare anche i lavoratori alle nuove piattaforme industriali digitali e ai necessari passaggi formativi. Dobbiamo quindi cogliere per primi i benefici della digitalizzazione in tutti i settori industriali. Non servono solo investimenti, in quanto si tratta di creare un vero e proprio nuovo modello di sviluppo. Si devono cogliere le grandi opportunità offerte da questa nuova rivoluzione industriale”.

La Conferenza delle Regioni mira quindi a costituire, in sinergia con le istituzioni nazionali, un quadro di riferimento a cui possano rivolgersi, a tutti i livelli, i policy makers.

“In tal senso si condivide la finalità dell’indagine conoscitiva del Parlamento, volta ad esplorare le condizioni più favorevoli allo sviluppo della rivoluzione industriale 4.0 e gli strumenti per favorire la digitalizzazione delle “filiere tecnologico-produttive”, a partire dall’implementazione del Piano per la Banda Ultra Larga che ne costituisce la principale infrastruttura – ha concluso – Pertanto è fondamentale il coinvolgimento delle Regioni nei Tavoli di lavoro previsti dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, soprattutto per l’“Industria intelligente integralmente sostenibile”, al fine di definire Piani condivisi di attuazione delle strategie sul territorio. Bisogna infatti adattare al nostro contesto industriale l’approccio innovativo rappresentato dalla fabbrica intelligente”.

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