IL PROGETTO

Robotica, accordo Iit-Inail: in fabbrica arrivano gli esoscheletri

Tre dispositivi indossabili per gestire le attività più pesanti in ambito industriale, manifatturiero, logistico e delle costruzioni. Algoritmi di controllo e intelligenza artificiale rendono i prototipi in grado di fornire supporto ai lavoratori senza intralciare i movimenti

Pubblicato il 15 Giu 2022

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Si chiamano XoTrunk, XoShoulder e XoElbow. Sono i tre esoscheletri robotici indossabili sviluppati dall’Istituto Italiano di Tecnologia in collaborazione con Inail per mitigare i fattori di rischio da sovraccarico biomeccanico. I dispositivi, in grado di diminuire fino al 40% lo sforzo di operatori e operatrici in ambito industriale, manifatturiero, logistico e delle costruzioni civili, potrebbero essere pronti per il mercato nei prossimi anni.

Intelligenza artificiale al centro

Grazie ai motori elettrici con cui sono equipaggiati e ad algoritmi di intelligenza artificiale, i dispositivi indossabili – realizzati in plastica e leghe di alluminio usate solitamente in ambito aerospaziale – supporteranno lavoratori e lavoratrici nei compiti più gravosi dal punto di vista fisico determinando una riduzione di infortuni sul lavoro e malattie professionali croniche.

Le patologie lavoro-correlate a carico del sistema muscolo-scheletrico sono, infatti, le più frequenti sul posto di lavoro e pari al 68% di tutte le malattie professionali denunciate all’Inail nel 2020, percentuale in crescita costante dal 2016. Di queste la quota maggiore (circa il 41%) interessa la colonna vertebrale.

Il progetto di ricerca

Il progetto è stato sviluppato dal team di ricerca XoLab di IIT (Wearable Robots, Exoskeletons and Exosuits Laboratory) guidato da Jesús Ortiz, in collaborazione e con il supporto del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail, guidato da Carlo De Petris.

Ecco le carte di identità degli esoscheletri

XoTrunk è pensato per alleggerire il sollevamento ripetitivo di carichi fino a un peso di circa 20 kg e, più in generale, è dedicato a tutti i lavori che potrebbero gravare sulla schiena dell’operatore. È l’unico dispositivo di questo tipo, inoltre, che può supportare anche le operazioni di traino, molto comuni nell’ambito della logistica. L’esoscheletro è dotato di due motori elettrici e di sofisticati algoritmi proprietari, che in tempo reale regolano l’assistenza sulla base dei movimenti di chi lo indossa per massimizzarne l’efficacia. XoTrunk si può utilizzare anche in sinergia con XoKnee, un esoscheletro in tessuto che si connette al robot e garantisce un supporto più efficace all’operatore durante l’attività di sollevamento ripetitivo di carichi.

XoShoulder è stato sviluppato per venire incontro alle esigenze di chi sovraccarica le spalle durante l’attività di lavoro quotidiana. Lo scenario tipico è quello dei lavori che vengono svolti su automobili poste su piattaforme sopraelevate, dove l’operatore tende ad affaticare le spalle, dovendo mantenere sollevati strumenti pesanti per tempi prolungati oltre l’altezza delle spalle. Il prototipo è equipaggiato con due motori da 70 W con una coppia di 12 N/m, ciascuno dei quali è dotato di avanzati algoritmi di controllo che lo rendono in grado di fornire supporto solo quando serve, senza intralciare i movimenti dell’operatore.

XoElbow, invece, è un prototipo che assiste l’operatore nel sollevamento di pesi vicino al corpo. Lo scenario di utilizzo potrebbe essere il sollevamento di pesanti pneumatici durante la fase di montaggio su ponte sollevatore. È dotato degli stessi motori di XoShoulder e al momento rappresenta un unicum nel campo degli esoscheletri.

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