GENERAZIONE Z

Competenze digitali, per il 50% dei giovani italiani formazione scolastica inadeguata

Gli under 16 insoddisfatti dei programmi per acquisire skill tecnologiche in linea con la domanda di mercato. È quanto emerge dallo studio Future-Proof realizzato da Dell Technologies in collaborazione con la società di ricerche Savanta ComRes. Il 63% considera lo smart working dirimente nella scelta del posto di lavoro. Accenture e Talent Garden formano a Bari 50 specialisti in cloud

Pubblicato il 08 Mag 2023

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La possibilità di lavorare in modo flessibile e da remoto è un aspetto molto importante per la Generazione Z: il 63%  cita addirittura lo smartworking come un elemento condizionante della scelta del posto di lavoro. Intanto, però, i giovani nutrono perplessità sulla formazione digitale impartita a scuola. Questi gli elementi più significativi espressi dalla Generazione Z italiana quando interrogati sui temi di lavoro e competenze nell’ambito dello studio “Future-Proofcondotto da Dell Technologies – in collaborazione con la società di ricerche Savanta ComRes – su un campione rappresentativo di adulti nella fascia d’età 18-26 in 15 Paesi del mondo e focalizzato sulle strategie di ripresa sociale ed economica.

Carenza di competenze digitali per il 50% dei giovani

Man mano che avanza la trasformazione digitale del Paese e delle imprese, il tema delle competenze digitali diventa di particolare rilevanza. E qui entra in gioco la scuola italiana che – a detta della Gen Z – pecca dal punto di vista della preparazione su tematiche digitali e tecnologiche.  Il 50% degli intervistati non sente infatti di aver ricevuto – lungo il proprio percorso di studi che va dai 6 ai 16 anni – un’adeguata preparazione dal punto di vista delle competenze tecnologiche, funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi di carriera. Sempre 1 giovane su 2 della Gen Z in Italia dichiara di aver appreso a scuola solo competenze informatiche di base, mentre circa il 14% ritiene di non aver ricevuto alcuna istruzione in ambito tecnologico e digitale.

Colmare il gap con corsi obbligatori più interessanti

Per colmare il divario nell’ambito delle competenze digitali, il 40% degli italiani intervistati suggerisce di rendere i corsi di tecnologia più interessanti e disponibili trasversalmente a tutti i livelli dell’istruzione. Il 27% suggerisce che l’obbligatorietà dei corsi di tecnologia fino a 16 anni incoraggerebbe i giovani a intraprendere carriere più orientate alle tematiche digitali.

Basare la cultura aziendale sul concetto di trust con l’IT al centro

“Non stupiscono i dati di questo studio e le aziende di qualsiasi dimensione e settore ne devono tenere conto, visto che la Gen Z è quella che caratterizzerà, e condizionerà, il mondo del lavoro nei prossimi anni”, dichiara Filippo Ligresti, vp & gm di Dell Technologies Italia. “Nel prossimo futuro, contraddistinto da una modalità ibrida di lavoro tra remoto e in presenza,  sarà fondamentale basare la cultura aziendale sul concetto di trust. Il ruolo dei business leader dovrà necessariamente evolversi, non limitandosi solo alla supervisione dei profitti e delle perdite, ma diventando veri e proprio motivatori, attenti custodi della salute, della sicurezza e del benessere dei propri collaboratori. Uno scenario che i leader d’azienda potranno raggiungere facendo leva sulla tecnologia e sui dati per creare politiche di lavoro premianti sia per la competitività dell’impresa sia per la lealtà e la produttività dei dipendenti”.

Cloud: 50 borse studio gratuite Talent Garden-Accenture

Il mercato del lavoro attuale, intanto, presenta un’ampia mancanza di professionisti in grado di padroneggiare le tecnologie cloud ed essere in grado di accelerare processi aziendali, ridurre i costi di gestione e migliorare la competitività sul mercato. Per colmare questo gap è nato l’Accenture cloud Bootcamp, realizzato da Talent Garden insieme ad Accenture, con l’obiettivo di formare la prossima generazione di Cloud transformation analyst, una delle professioni più richieste nel mondo tech con la possibilità di essere inseriti direttamente nel mondo del lavoro, nel team Accenture cloud First di Bari. Grazie a 50 borse di studio a copertura totale, gli studenti si formeranno nella sede Talent Garden di Bari, attraverso un percorso intensivo di 4 settimane, ideato per formare i partecipanti tramite progetti concreti e lezioni tenute da professionisti Accenture.

Cloud transformation analyst: una figura sempre più cruciale

Il Cloud transformation analyst è la figura professionale di riferimento per la transizione dai server locali al cloud, non solo dal punto di vista operativo, ma soprattutto strategico e tecnologico. Un professionista in grado di sviluppare soluzioni innovative a supporto della trasformazione digitale utilizzando i paradigmi tecnologici emergenti e sfruttando tutto il potere dei dati e dell’intelligenza artificiale. Gli obiettivi principali di tale figura lavorativa sono l’ottenimento di una maggiore scalabilità dei processi aziendali, una riduzione dei costi dell’azienda e un incremento dell’efficacia e dell’efficienza interna. Alla fine del percorso, gli studenti potranno essere inseriti, in qualità di cloud Specialist e Digital Consultant, nel team Accenture cloud First, un gruppo formato da oltre 130.000 professionisti del cloud, in grado di combinare profonde competenze tecnologiche nel mondo dell’infrastruttura, delle applicazioni e dei dati e supportare i clienti nella creazione di valore mediante la loro trasformazione digitale e l’adozione del cloud.

Lezioni nella sede Talent Garden di Bari

Alla fine del master, gli studenti saranno in grado di utilizzare i paradigmi tecnologici emergenti come cloud native solution, PaaS, agile e composable architecture, potranno far parte di team che lavorano con i principali partner tecnologici a livello mondiale, tra cui Aws, Microsoft Azure, Google cloud, Oracle, ServiceNow e potranno essere inseriti in Accenture beneficiando di un contesto internazionale, dinamico e inclusivo e collaborando a stretto contatto con clienti e colleghi di ogni parte del mondo. Il master, a cui si accede tramite un percorso di selezione con un test basato su competenze tecniche e trasversali e un colloquio motivazionale, è riservato a professionisti in grado di comprendere la parte infrastrutturale dell’architettura cloud. Diplomati, laureandi o laureati che hanno concluso o stanno ultimando il loro percorso di studi in ambito informatico o materie Stem ma sono già proiettati verso il mondo del lavoro. Il Master si svolgerà presso la sede Talent Garden di Bari dal 12 giugno all’8 luglio 2023.

“Siamo molto felici di collaborare con Accenture per cercare i migliori talenti attraverso un master ad hoc, costruito nella nostra sede di Bari”, dichiara il co-founder di Talent Garden, Lorenzo Maternini. “Una grande opportunità di sviluppo per il Sud in un settore strategico che sta guadagnando sempre più terreno in tutto il mondo. Il 90% delle aziende sta adottando il cloud e la transizione verso questa tecnologia rappresenta una grande opportunità sia per migliorare l’efficienza operativa che per promuovere la sostenibilità ambientale”, conclude.

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