Mercato del lavoro in ripresa, Tlc e Ict i driver

Osservatorio InfoJobs: nel 2015 offerte in crescita del 33%. Information technology e telecomunicazioni i settori più dinamici con, rispettivamente, il 17,3% e il 13,4% del totale. Seguono Pr eventi, commercio, distribuzione e Gdo

Pubblicato il 15 Mar 2016

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Ict e Tlc trainano il mercato del lavoro in Italia. A dirlo l’Osservatorio InfoJobs sul Mercato del Lavoro 2015 che rileva il diffondersi di un clima di maggiore fiducia nell’effettiva ripresa, supportato da un aumento del 33% delle offerte di lavoro rispetto al 2014.

Secondo la ricerca della piattaforma di reclutamento online, tra i settori più dinamici per numero di offerte di lavoro si confermano stabili ai primi due posti Ict e Telecomunicazioni, rispettivamente con il 17,3% e il 13,4% del totale, seguiti al terzo da PR ed eventi con l’11,8% che sorpassa Commercio, distribuzione e Gdo al quarto posto con il 10,7%. Sulla scia della crescita delle PR, un’altra performance importante di un settore in cui il valore della creatività e l’affermazione dei nuovi media hanno giocato un ruolo importante, ovvero il Marketing che si posiziona nella top 5 dei settori più attivi con il 10,6% delle offerte totali al di sopra di oltre 3 punti percentuali rispetto al 2014. Altro risultato da evidenziare quello del settore della Consulenza manageriale, che con un balzo di oltre 6 punti percentuali arriva al 9,3% del totale delle offerte, e a chiudere la top 10 Insegnamento e formazione (6,3%), Servizi finanziari (2,5%), Sanità (2,3%) e Hotellerie e ristorazione (1,9%).

Tra le categorie più ricercate, si conferma in testa il Manifatturiero, produzione e qualità con il 21,4% delle offerte totali, in crescita rispetto al 2014, seguito da Vendite che, nonostante il calo importante rispetto all’anno scorso, mantiene al seconda posizione della classifica tra le categorie professionali più ambite con il 13,3% delle offerte pubblicate su InfoJobs. Amministrazione e contabilità (8,4%) scalza di una posizione Informatica, IT e telecomunicazioni (8,2%), che scende così al quarto posto, mentre Commercio al dettaglio, Gdo e retail (8,2%) chiude una top 5 sostanzialmente stabile rispetto al 2014. Come per i settori, anche nelle categorie professionali Marketing e Comunicazione cresce e sale al sesto posto con il 5,4% delle offerte totali, superando Ingegneria, in calo al 5,2% nel 2015. A chiudere la top 10 Turismo e ristorazione (4,8%), Customer care (4,5%) e Acquisti, logistica e magazzino (4,3%).

“L’approvazione del Jobs Act e le agevolazioni alle assunzioni introdotte dal Governo hanno senz’altro favorito la ripresa di molti comparti importanti per il tessuto produttivo nazionale – spiega Giuseppe Bruno, General Manager di InfoJobs – Oltre alla crescita organica delle offerte di lavoro presenti su InfoJobs, a testimonianza dell’importanza di questa piattaforma nel panorama del recruiting online in Italia e della fiducia di aziende ed operatori economici nella nostra professionalità, un dato importante che emerge dall’Osservatorio 2015 è la crescita dei settori ad alto tasso di creatività, come le PR, gli eventi, il marketing e la pubblicità: questo è un chiaro segnale che il nostro Paese non può tornare a crescere senza un forte investimento sui migliori talenti”.

Per quanto riguarda le regioni più attive, la Lombardia si conferma la vera locomotiva del Paese e, con il 34% delle offerte (in crescita rispetto al 32,5% del 2014), arriva a superare la barriera di un terzo del totale nazionale, precedendo il Veneto, in leggera crescita (dal 12,9% del 2014 al 13,1% del 2015), e l’Emilia Romagna (stabile al 13%). In quarta posizione, buona la performance del Lazio che raggiunge il 10% del totale nazionale e stacca il Piemonte, che con l’8,5% delle offerte totali, chiude la top 5. Toscana (6,5% stabile rispetto al 2014), Marche (2,4%), Campania (2,2%), Friuli-Venezia Giulia e Puglia (appaiate all’1,6%), completano la top 10.

Dai dati sulle province, emerge come la performance della Lombardia sia trainata in buona parte dalla provincia di Milano, che con il 16,5% del totale nazionale delle offerte supera tutte le altre province e stacca al secondo posto Roma, comunque positiva con il 9% delle offerte nazionali. Al terzo posto Torino (4,8%) seguita da Bologna (4%), Bergamo (3,8%) e Brescia (3,5%). Più staccate Firenze e Padova (2,8%) e, a chiudere la top 10, Treviso al 2,8% e Vicenza al 2,7%.

Il dato sui candidati alla ricerca di una nuova professione restituisce invece l’identikit di un candidato giovane, con già una buona esperienza e con una formazione medio-alta. Per quanto riguarda l’età, i candidati con meno di 35 anni superano la metà del campione totale con il 54,1% (suddiviso in 42% per la fascia 26-35 anni e 12,1% per i giovanissimi con meno di 25 anni). A seguire, la fascia 36-45 rappresenta il 29,4% del campione, mentre il range 46-55 anni occupa il 12,7% sul totale. Solo il 3,7% supera i 55 anni.

Quanto all’esperienza maturata nel mondo del lavoro, dominano i candidati con 5-10 anni di lavoro (22,7%), seguiti da coloro che hanno un percorso lavorativo di più di 10 anni (21,2%) e da coloro che hanno maturato un’esperienza di 3-5 anni (18,9%). Percentuali leggermente inferiori infine per i candidati che hanno maturato fino a 2 anni di esperienza (8,7%) e per quelli con la sola esperienza di stage (8,7%). Per quanto riguarda la formazione, i percorsi analizzati dall’Osservatorio InfoJobs 2015 restituiscono una realtà variegata: i candidati in possesso di Diploma di maturità rappresentano il 44,7% del campione, seguiti da coloro hanno conseguito una Laurea (28,5%, di cui il 17,7% in possesso di laurea specialistica e il 10,8% di laurea breve), e da chi si è invece fermato alla Licenza media (14,8%). Percentuali minori per i Master (3,6%) e per i Dottorati di ricerca (0,6%).

Infine, analizzando i dati sulla provenienza dei candidati iscritti al portale InfoJobs, emerge un quadro in cui la Lombardia rappresenta il 23,7% del campione, seguita dal Lazio (11,5%), dal Piemonte (9%) dall’Emilia-Romagna (8,7%) e dalla Campania (8,3%). Leggermente più staccato il Veneto (7,9%) che precede Toscana e Sicilia (entrambe al 5,6%), Puglia (5, 3%) e Liguria (2,2%).

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