IL CASO

Agcom, 90 emittenti segnalate all’Authority per violazioni

Le Fiamme Gialle denunciano 10 persone e deferiscono all’Agcom 90 emittenti radiotelevisive accusate di oltre 1000 violazioni, dai programmi nocivi per i minori all’abuso di credibilità popolare

Pubblicato il 10 Giu 2013

L.M.

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Oltre 10 soggetti denunciati all’autorità giudiziaria e oltre 90 emittenti radiotelevisive segnalate all’Agcom per un totale di più di 1.000 violazioni al Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici, sanzionabili complessivamente per un minimo di circa 12 milioni di euro e un massimo di oltre 260 milioni di euro.

È l’esito delle indagini delle Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria che, nell’ambito dell’attività di collaborazione con l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), hanno controllato oltre 100 emittenti radiotelevisive, anche sulla base delle segnalazioni pervenute da utenti e da associazioni di categoria. Hanno così riscontrato la messa in onda di programmi nocivi per lo sviluppo psico-fisico e morale dei minori, nonché l’offerta di servizi quali televendite di pronostici del lotto, lotterie, magia e cartomanzia, in abuso della credulità popolare.

Tra gli altri, sono state denunciate all’autorità giudiziaria 2 persone per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Queste, attraverso un canale televisivo locale, pubblicizzavano, in orario notturno a ciclo continuo, un sito internet di video chat-web cam live, promettendo facili guadagni a chi, dopo essersi registrato a pagamento, scambiava con altri utenti video o foto personali anche pornografici.

Un altro fenomeno rilevante, segnalato all’autorità giudiziaria, ha riguardato la presenza diffusa di programmi con servizi telefonici a pagamento su pronostici del lotto, magia e cartomanzia, rivolti a soggetti che credevano di poter ottenere valide anticipazioni su serie numeriche o sul proprio futuro, in risposta a desideri personali, purtroppo delusi visto anche il costo elevato delle telefonate. Tutto ciò, sottolineano le Fiamme Gialle, in chiaro abuso della credulità popolare.

Alcuni casi di immagini definite “crude”, trasmesse in “fascia protetta” e senza il necessario preavviso, sono state rilevate e segnalate all’Autorità di Garanzia.

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