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Assange lascia la guida di WikiLeaks, Hrafnsson nuovo editor in chief

Il successore è il giornalista investigativo islandese, già portavoce del sito. La decisione resa inevitabile dalla lunga permanza del fondatore nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra dove vive rifugiato da 6 anni, senza possibilità di accesso a Internet e di contatti telefonici

Pubblicato il 27 Set 2018

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Julian Assange lascia, almeno per ora, la carica di direttore (editor in chief) di WikiLeaks. La decisione – resa inevitabile dalla condizione attuale dell’attivista australiano, privato da mesi di connessione internet e di ogni possibilità di contatti telefonici o personali con figure esterne nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra in cui vive rifugiato da oltre 6 anni – è stata formalizzata nelle scorse in un comunicato dell’organizzazione, che denuncia ancora una volta come inaccettabile quella che considera ormai una sorta di “detenzione arbitraria”.

A scegliere il successore è stato Assange medesimo che ha indicato il giornalista investigativo islandese Kristinn Hrafnsson, suo strettissimo collaboratore e già portavoce di Wikileaks. “Io condanno il trattamento inflitto a Julian Assange che ha portato alla mia nomina”, ha commentato Hrafnsson, impegnandosi peraltro ad assicurare “la continuità del lavoro di Wikileaks nel rispetto dei suoi ideali”.

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