NUOVI FORMATI

Berretta: “4K-UltraHD al decollo, è la tecnologia del futuro per la tv”

Il presidente di Dbw Communication, audiovisivi innovativi: “Siamo pionieri in questo formato che garantisce immagini ad altissima definizione, per questo siamo partner tecnologici del Vaticano”. Pochi gli apparecchi televisivi UltraHd in Italia, ma in crescita. Nel 2015 è attesa la piena affermazione

Pubblicato il 22 Apr 2014

berretta-140418115658

“La corsa verso il 4K ricorda quella dei ciclisti nel momento del surplace: fermi in equilibrio sulla bicicletta in attesa del momento migliore per scattare. Quando poi parte il primo, tutti gli vanno dietro”: questa è la metafora usata da Giuliano Berretta, presidente di Dbw Communication, per descrivere il 4K, il formato emergente per la televisione digitale, il cinema digitale e la computer grafica, che garantisce allo spettatore immagini ad elevatissima definizione. Sono in molti a ritenere che sarà l’innovazione del futuro, ma per ora chi si addentra in questo campo è considerato un pioniere: ad oggi i pochi che possiedono gli apparecchi Ultra HD non possono sfruttarli come dovrebbero perché non esiste ancora il decoder in grado di trasmettere un segnale codificato per il 4K. Ma Dbw Communication è attrezzata per rincorrere il futuro: “È dal 2009 che lavoriamo nel 4K per il cinema” dice Berretta, già ceo di Eutelsat. “Ed è proprio grazie all’esperienza maturata – spiega – che Dbw Communication è stata scelta quale supporter tecnologico per la produzione in 4K-Ultra HD della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II il 27 aprile. Saremo i primi in Italia ad offrire una sperimentazione del 4K in diretta tv, sia pure per poche persone”.
Avete scommesso sul 4K in tempi non sospetti. Perché?
Dbw Communication è stata fondata nel 2000 per produrre audiovisivi e servizi innovativi per il cinema e la televisione. È stata pioniera del 3D realizzando, per prima, contenuti in 3D-HD in Italia, Francia, Spagna, Polonia eTurchia. Dal 2011 è fornitrice di Sky Italia e Infront per la realizzazione di contenuti live in 3D-HD stereoscopico: per esempio in occasione delle partite di calcio di Champions League, Serie A e Coppa Italia, ma anche di X Factor e l’Aida all’Arena di Verona nel 2012. Ora la nuova frontiera è il 4K e, visto che la nostra missione aziendale è produrre audiovisivi tecnologicamente sempre più avanzati, ci siamo lanciati nell’Ultra HD.
Utenti e mercato sono pronti per la nuova tecnologia?
Dal punto di vista dell’utente il 4K è in grado di offrire una qualità del dettaglio completamente nuova, con valori di nitidezza, tonalità e profondità mai sperimentati prima. La tecnologia Ultra-HD, versione televisiva del 4K cinematografico, con i suoi 3840 pixel orizzontali e 2160 verticali, garantisce una risoluzione totale ben 4 volte superiore rispetto all’HD. Per apprezzarne la differenza, però, serve uno schermo grande, ed occorre una visione a distanza ravvicinata, a meno di due metri dal televisore. Non è come il 3D che gioca sulle dimensioni: il 4K/Ultra-HD è una questione di definizione. Nel prossimo futuro arriveranno anche le trasmissioni in 3D-4K combinando la terza dimensione con l’altissima definizione delle immagini. Quanto al mercato, in Italia le vendite dei nuovi televisori Ultra HD sono in continuo aumento e in Francia, scrive il quotidiano Le Figaro, le vendite hanno già raggiunto le 30mila unità. A mio parere sono dati indicativi e comunque fotografano un trend in crescita esponenziale. Il problema non è solo produrre, ma trasmettere e ricevere. E dobbiamo ancora risolvere il problema della codifica: nel cinema si lavora a 24 frames al secondo, mentre per gli eventi sportivi prodotti per la televisione servono immagini molto più fluide, e per aumentare la fluidità bisogna produrre 50 o 100 frame al secondo. Questo, con gli attuali sistemi di codifica, significa trasmettere una grande quantità di informazioni con conseguente aumento dei costi per i broadcaster..
Se però oggi compro un televisore Ultra HD non riesco a vedere le immagini in Ultra HD. Quali tempi per l’effettiva implementazione?
L’anno prossimo, probabilmente, le cose cambieranno, ma effettivamente allo stato delle cose non esiste il decoder per la televisione e anche i player 4K non sono ancora in vendita. Tuttavia un apparecchio 4K, essendo retro-compatibile, a oggi consente di avere una fruizione migliore dell’HD, una sorta di HD “pompato”. E anche il Blu-Ray garantisce una fruizione migliore su uno schermo 4K. Inoltre il costo di questi nuovi apparecchi Ultra HD si sta avvicinando molto al prezzo dei più evoluti televisori HD attualmente in commercio.
Per la diretta tv il 4K è ancora in fase sperimentale. E al cinema?
Molti cinema sono già in 4K anche in Italia perché i proprietari delle sale stanno acquistando i nuovi proiettori 4K. Esistono due sistemi di trasmissione: la diretta e il Dcp, Digital Cinema Package, raccolta di file digitali per il cinema digitale, file che in passato venivano consegnati alle sale su un hard disk e ora si mandano attraverso il satellite. È quello che fa ad esempio Open Sky di Vicenza: trasmettere via satellite file ai cinema, che poi li possono trasmettere nelle ore successive. Certamente il 4K porterà per la prima volta al cinema una visualizzazione migliore rispetto all’attuale proiezione digitale in 2K.
E dopo il 4K quale altra sfida tecnologica intende affrontare?
Ci siamo lanciati nel campo delle riprese aeree in 4K con i droni. Nel 2013 Dbw ha fondato la divisione MovieDrone, struttura specializzata nella fornitura di servizi di ripresa aerea realizzati attraverso l’uso dei più recenti e sofisticati Uav (Unmanned Aerial Vehicles), più noti con i nome di droni. I nostri droni sono molto richiesti nel cinema per le riprese aeree. E poche settimane fa abbiamo girato molte immagini in 4K a Vicenza che abbiamo poi presentato al MipTv di Cannes, Mercato Internazionale dei Programmi Televisivi, dal 7 al 10 aprile. Quello che abbiamo presentato a Cannes è un prodotto unico, pensato per questa grande vetrina internazionale dedicata al mondo della televisione del futuro.
E dopo vi aspetta la canonizzazione dei due Papi. Come contribuirete a questo evento storico?
Considerata l’importanza dell’avvenimento, il Centro Televisivo Vaticano ha deciso di effettuare la produzione cinetelevisiva della giornata anche in 4K/Ultra-HD, formato tecnologico al quale il Ctv aveva già rivolto l’attenzione con attività congiunte di sperimentazione. Prodotto dal Ctv in partnership con Sony e Sky Italia, l’evento avrà il nostro supporto tecnologico, oltre a quello di Eutelsat, Globecast e Nexo Digital. In particolare Dbw Communication effettuerà le riprese con 5 telecamere Sony Pmw-F55. Le telecamere saranno posizionate in Piazza San Pietro e collegate a una nostra regia mobile 4K Ready. Il tutto verrà tramesso in diretta in visione privata in Vaticano.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati