Ddl Alfano, Wikipedia torna accessibile

Stop all’oscuramento “volontario” deciso dalla versione italiana dell’enciclopedia in segno di protesta contro il disegno di legge sulle intercettazioni. Il fondatore Wales: “Bene la modifica della norma ammazza-blog ma la legge resta un duro colpo alla libertà di stampa”

Pubblicato il 06 Ott 2011

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Dopo tre giorni di oscuramento volontario in segno di protesta
contro il ddl intercettazioni, che in prima battuta prevedeva
l'obbligo di rettifica anche per le testate non giornalistiche,
l'edizione italiana di Wikipedia è tornata ad essere
consultabile, con un messaggio di ringraziamento ''a chi ha
supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla
salvaguardia di un sapere libero e neutrale''.

''Il 4, 5 e 6 ottobre 2011 – si legge nella nota inserita
nella testata della homepage del sito – gli utenti di Wikipedia
in lingua italiana hanno ritenuto necessario oscurare le voci
dell'enciclopedia per sottolineare che un disegno di legge in
fase di approvazione alla Camera potrebbe minare alla base la
neutralità di Wikipedia''.

''Sono stati proposti degli emendamenti – continua la nota
-, ma le modifiche al disegno di legge non sono ancora state
approvate in via definitiva. Non sappiamo, quindi, se sia ormai
scongiurata l'approvazione della norma nella sua formulazione
originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro
fatto su Wikipedia''.

In un'intervista esclusiva al sito Valigia Blu, il fondatore di
Wikipedia, Jimmy Wales commenta anche la modifica alla norma
ammazza-blog, approvata ieri in commissione Giustizia della Camera
che esenta in blog dall'obbligo di rettifica. "Penso che
sia una vittoria di Wikipedia, ma rimane un duro colpo per la
libertà di stampa in Italia – da detto Wales – La legge è
ingiusta se applicata ai wikipediani o ai giornali tradizionali. Si
pensa, e giustamente a mio avviso, che si tratta di una mossa di
Berlusconi per costringere i pochi media che lui non possiede o
controlla a piegarsi ai suoi desideri, pubblicando la sua versione
dei fatti come "rettifica", anche se i media sanno che
quella rettifica è falsa".

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