Editoria, le tariffe Apple nel mirino dell’Antitrust

La casa di Cupertino a rischio sanzioni per abuso di posizione dominante. Sotto accusa la commissione del 30% chiesta agli editori per entrare a far parte dell'”ecosistema” iPad e iPhone

Pubblicato il 18 Feb 2011

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I criteri fissati da Apple per gli abbonamenti a giornali e riviste
finiscono sotto la lente dell'Antitrust Usa. La Federal Trade
Commission e il Dipartimento di Giustizia statunitense starebbero
per avviare una indagine per verificare se il nuovo servizio di
abbonamenti appena lanciato da Apple violi le norme antitrust.

Lo scrivono il Wall Street Journal e l'agenzia Bloomberg che
cita fonti vicine al dossier, secondo cui l'indagine non è
stata formalmente aperta è si è ancora nella fase di un esame
preliminare.

Il 15 febbraio Apple ha annunciato l'avvio del servizio per
abbonarsi direttamente da App Store a giornali e riviste su iPad e
la società di Cupertino ha stabilito di trattenere una percentuale
del 30% su ogni abbonamento sottoscritto lasciando il 70% agli
editori. Il giorno successivo il rivale Google ha lanciato un
analogo servizio che fissa invece solo al 10% la propria
percentuale.

Non è detto che l’azione intrapresa dall'Antitrust americana
sfoci in un’inchiesta formale nei confronti dell’azienda. Una
fonte interna alla Commissione Europea ha detto che anche a
Bruxelles il nuovo servizio targato Apple è sotto la lente.

Le società di vendita di musica online hanno fatto sapere che la
commissione del 30% applicata da Apple sarà un duro colpo per i
loro margini di profitto. In particolare, Jon Irwin, presidente di
Rapsody International, venditore di musica online a sottoscrittori
tramite le apps di Apple e di altri device mobili, ha detto chiaro
e tondo che la società sarà stretta nella morsa del pagamento dei
diritti d’autore da un lato e dall’altro della commissione del
30% per Apple.

Per un'eventuale causa nei confronti di Apple, l'Antitrust
americana dovrebbe dimostrare che la casa di Cupertino sta
effetivamente mettendo in atto un abuso di posizione dominante. Ma
non sarà facile, almeno per quanto riguarda il segmento degli
smartphone. L'iPhone rappresenta appena il 16% del mercato
globale degli smartphone.

Diversa la situazione nel segmento dei tablet, dove Apple con
l'iPad detiene i due terzi del mercato globale. In più,
secondo Forrester Research, metà degli utenti di iPad legge
giornali e riviste sulla tavoletta. Se le media company decidessero
di boicottare l'iPad, a causa della commissione del 30%
applicata sui contenuti, Apple subirebbe un grave danno.

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