IL RED BUTTON

Fake news, lo scontro e poi la pace. Fissato incontro Minniti-Giacomelli

La notizia dell’attivazione del red button per consentire ai cittadini di segnalare online notizie “anomale” ha scatenato le critiche del Sottosegretario che non ne sapeva niente. Poi una telefonata di chiarimenti in serata. Nei prossimi giorni un tavolo per fare il punto sulle iniziative

Pubblicato il 19 Gen 2018

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Prima lo scontro. Poi la pace. E’ stata una giornata movimentata quella odierna a seguito dell’annuncio, da parte del ministro dell’Interno Marco Minniti, dell’attivazione del “red button” – sul sito “Commissariato Online” che consentirà a tutti i cittadini di segnalare notizie “anomale” in fase di campagna elettorale.

L’iniziativa, frutto di un protocollo operativo siglato dal Servizio di polizia postale e delle comunicazioni con la firma del ministro dell’Interno Marco Minniti, del capo della polizia il prefetto Franco Gabrielli e della responsabile del Servizio di polizia postale Nunzia Ciardi, ha fatto balzare sulla sedia il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. “Non conosco la proposta che ho letto sui quotidiani di oggi – è stato il commento a caldo di Giacomelli – Penso e spero sinceramente che, per come è riportata, la notizia di una iniziativa del ministero dell’interno per costituire “un pool anti bufale” sia imprecisa, mal compresa o magari addirittura travisata. È francamente anomala, infatti, l’idea, cito testualmente, che “un team di poliziotti” del Centro Nazionale anti crimine informatico riceva, con una semplice mail, segnalazioni degli utenti su notizie false pubblicate in rete e verifichi se le notizie siano “manifestamente infondate e tendenziose” oppure se “il contenuto sia stato certificato come falso da soggetti autorevoli”.

Alle esternazioni del sottosegretario ha fatto poi seguito in serata una telefonata di chiarimento con Minniti. I due hanno deciso di incontrarsi nei prossimi giorni per definire al meglio le iniziative in campo e aggiustare il tiro. “Il sottosegretario – si legge nella nota emessa a seguito della chiamata – ha chiarito che nelle sue parole non c’era alcuna intenzione di criticare il ministro o di sottovalutare il tema delle fake news. I due hanno convenuto di incontrarsi nei prossimi giorni per condividere le valutazioni e le informazioni su quello che si sta facendo anche negli altri paesi europei al fine di ottimizzare l’azione di contrasto al fenomeno”.

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