Francia, 1PlusV chiede 295 milioni di danni a Google

Dopo la denuncia alla Commissione europea per abuso di posizione dominante nell’Internet search la società francese rincara la dose e intenta a Parigi una causa antitrust: “Ostacolato il nostro tentativo di sviluppare un sistema di motori di ricerca verticali”

Pubblicato il 28 Giu 2011

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1plusV rincara la dose contro Google: la società web francese, che
già aveva denunciato Mountain View all'Ue per presunto abuso
di posizione dominante nella Internet search, è ora intenzionata a
chiedere 295 milioni di euro di danni in una nuova causa presentata
al Tribunal de Commerce de Paris.

Il gruppo francese che gestisce il sito Ejustice.fr sostiene
infatti che Google abbia ostacolato il suo tentativo di sviluppare
un cluster di motori di ricerca con specializzazione
"verticale" e causato danni alla sua immagine. Già in
precedenza, presso la Commissione Ue, 1plusV aveva sostenuto che
Google, approfittando della propria posizione di dominio sul
mercato, aveva bloccato i servizi di ricerca del gruppo rivale,
evitando anche la concorrenza in termini di advertising.

La nuova causa, spiega il fondatore di 1plusV Bruno Guillard,
“rafforza e completa” la denuncia precedente. Si tratta anche
della prima causa che tocca direttamente le questioni antitrust:
finora Google si è trovata a fronteggiare piuttosto accuse in tema
di copyright o privacy.

Proprio la denuncia depositata l’anno scorso da Ejustice presso
la Commissione europea ha spinto Bruxelles ad aprire un’indagine
approfondita su Google, per capire se l’azienda riservi un
trattamento preferenziale ai propri servizi nei risultati della
ricerca e se i suoi rapporti contrattuali con gli inserzionisti
violino le regole di concorrenza. 1plusV ha fatto seguito a questa
denuncia con un nuovo esposto, presentato a febbraio, in cui
accusava Google di "legare" in modo illegale il suo
motore di ricerca al servizio di pubblicità Adsense.

Allora Guillard aveva spiegato che, per poter ricavare un guadagno
dai motori di ricerca verticali che 1plusV ha sviluppato, era
necessario usare Adsense, ma che questo si era rivelato
tecnicamente impossibile senza usare anche il motore di ricerca di
Google. Secondo la denuncia di 1plusV, il fatto che Adsense non
possa concretamente prescindere dall’utilizzo del motore di
ricerca di Google “uccide” le tecnologie di ricerca concorrenti
su Internet.

Ora l'ultimo capitolo della saga: una richiesta di danni
multi-milionaria. Alla quale Google ha risposto come sempre:
negando di dominare il mercato della ricerca online e spiegando che
tutto il suo comportamento è guidato da un solo obiettivo, fornire
agli utenti della ricerca i risultati migliori.

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