Francia, sale la pirateria. Malgrado l'”Hadopi”

Secondo uno studio dell’Università di Rennes nell’ultimo trimestre 2009 è aumentato del 3% il download illegale

Pubblicato il 10 Mar 2010

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E’ servita a poco la legge anti-pirateria voluta da Sarkozy e
approvata dal Parlamento francese lo scorso maggio. Lo rivela uno
studio dell’Università di Rennes, secondo cui in Francia il
numero dei “pirati” è aumentato del 3% da settembre a dicembre
2009. Ed è aumentata anche la percentuale di chi scarica contenuti
illegalmente sul totale dei cybernauti: dal 29,5% di settembre al
30,3% di dicembre.

Il trend evidenziato dallo studio mostra, secondo l’Università
francese, tutti i difetti di una legge che punisce solo il file
sharing in p2p, e non i siti di streaming. Infatti è salita dal
12,8% (settembre 2009) al 15,8% (dciembre 2009) la percentuale di
chi ascolta musica e guarda video in streaming. In contraltare la
percentuale di cybernauti dediti al p2p illegale è scesa dal 17,1
al 14,6%. Insomma, le persone passano dal file sharing in p2p allo
streaming, ma l’illegalità resta.

Un ultimo dato interessante dello studio rivela che il 27% di chi
acquista contenuti online legalmente utilizza anche piattaforme di
p2p. Conclusione: una eventuale sospensione del collegamento ad
Internet per chi ricorre al p2p andrebbe a colpire anche i download
e le vendite online di musica e video.

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