PARTNERSHIP

Google-editoria, ecco i primi risultati dell’accordo

Illustrati gli obiettivi raggiunti nel corso del primo anno di attività congiunta all’interno dell’intesa fra l’azienda e la Fieg, che punta a favorire lo sviluppo di un modello sostenibile per i giornali nel digitale. Il sottosegretario alle Comunicazioni Giacomelli: “Controproducenti i metodi di contrapposizione, per la risoluzione dei problemi. I frutti di questa collaborazione ne sono un esempio”

Pubblicato il 21 Dic 2017

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Oltre il 70% degli associati Fieg ha attivato gli strumenti avanzati che Google mette a disposizione dei titolari dei diritti per la rimozione di contenuti che violano il diritto d’autore. Sono 81 le sessioni di formazione sull’uso di Google Analytics, per un totale di 355 partecipanti provenienti da 14 aziende editoriali. A quota 17 gli editori che utilizzano Google Play Edicola per la loro strategia mobile, per un totale di 72 edizioni coinvolte. Ma ancora: oltre 1.000 giornalisti hanno fruito dei 22 corsi di formazione organizzati dal Digital Lab@FIEG sull’uso degli strumenti Google per il giornalismo digitale; oltre 140 partecipanti alla Digital Transformation Academy.

Sono questi i risultati del primo anno di attività congiunta all’interno dell’accordo triennale stipulato da Fieg e Google per favorire lo sviluppo di un modello sostenibile per l’editoria nel digitale.

“Come governo siamo sempre stati contrari all’adozione di metodi di contrapposizione, meramente muscolari, per la risoluzione dei problemi – commenta Antonello Giacomelli sottosegretario alle Comunicazioni -. Servono, al contrario, soluzioni condivise e ritengo che questa sia la strada maestra”.

Fieg e Google hanno anche affidato a Boston Consulting Group il compito di elaborare una valutazione del possibile impatto dell’accordo triennale, il cui valore – tra riduzione dei costi e possibili fonti aggiuntive di fatturato per gli editori partecipanti – è stato stimato da BCG tra i 40 e i 50 Milioni di euro in tre anni.

“Internet è cresciuta e si è sviluppata attorno ad un modello di governance multistakeholder, che ha nel suo patrimonio genetico il confronto costante tra istituzioni, settore privato, comunità tecnica e società” dice ancora Giacomelli. Il sottosegretario ricorda l’accordo raggiunto in Italia sulla privacy “che segna il passo a livello europeo o all’accordo tra Google e Fieg che stanno provando, con grande impegno e collaborazione, a definire una nuova via, diversa da quella intrapresa in altri Paesi, per sviluppare insieme un modello di editoria sostenibile nel digitale. E i risultati del primo anno di attività congiunta testimoniano come il progetto sia lungimirante”.

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