IL PROVVEDIMENTO

Hate speech, arriva la prima diffida Agcom

Nel mirino l’emittente radiofonica romana “RTR99″ che avrebbe violato il Regolamento dell’Autorità: in una trasmissione “sono state utilizzate espressioni suscettibili di diffondere, propagandare o fomentare l’odio e la discriminazione e istigare alla violenza”

Pubblicato il 02 Ago 2019

F. Me

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Arriva la prima diffida Agcom per violazione dell’articolo 32 del Testo unico della radiotelevisione e del Regolamento Agcom di contrasto all’hate speech e all’incitamento all’odio approvato a maggio.

L’Autorità ha diffidato la società Editrice Reporter II.,con sede legale in Via Icilio, n. 12, Roma, esercente l’emittente radiofonica in ambito locale “RTR99” a “non reiterare la condotta illecita” pena pesanti sanzioni.

Nel mirino è finita la trasmissione “Giorno per giorno …cor veleno”, condotta dal Luca Casciani, andata in onda i giorni 7, 14 e 25 giugno 2019 sull’emittente radiofonica “RTR99”. Secondo Agcom “sono state utilizzate espressioni suscettibili di diffondere, propagandare o fomentare l’odio e la discriminazione e istigare alla violenza nei confronti di un determinato insieme di persone, attraverso stereotipi relativi a caratteristiche di gruppo, etniche, di provenienza territoriale”.

Il provvedimento può essere impugnato innanzi al Tar del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla sua notifica.

Cosa prevede il regolamento Agcom di contrasto all’hate speech

Sotto la lente dell’authority sono finite tutte quelle espressioni che utilizzano una serie di luoghi comuni contro specifici bersagli, con discriminazioni – ad esempio quelle etniche o di genere – e che prendono spunto da episodi singoli per farne il punto di partenza per generalizzazioni che non trovano riscontro in dati oggettivi.

Sulla base del nuovo regolamento Agcom si riserva di entrare in azione sia facendo leva sul proprio sistema di monitoraggio, sia sulle segnalazioni che potranno arrivare da associazioni o da organizzazioni rappresentative, tutelando in ogni caso la libertà di espressione dei singoli e la libertà di stampa.

Il livello delle violazioni prevede tra l’altro un approccio differenziato a seconda dei casi: da da una parte le violazioni episodiche saranno sanzionate con una semplice segnalazione sul sito di Agcom, dall’altra le sanzioni saranno più dure nel momento in cui le irregolarità saranno sistematiche: alla contestazione dell’authority gli editori o le piattaforme avranno 15 giorni per le proprie controdeduzioni, mentre le violazioni che interesseranno i singoli professionisti, come nel caso dei giornalisti, vedranno un coinvolgimento dell’ordine di riferimento.

Se infine le diffide dell’authority non otterranno soddisfazione, e se quindi le condotte irregolari dovessero proseguire dopo il “cartellino giallo”, i media coinvolti rischiano sanzioni variabili dal 2 al 5% del fatturato.

Quanto alle piattaforme video online, nelle more dell’applicazione del regolamento Ue sull’audiovisivo, Agcom annuncia di voler concordare dei codici di condotta con gli interessati.

Quanto ai media tradizionali, come la Tv, Agcom prevede che si attivino nel promuovere inclusione sociale, coesione, promozione della diversità e dei diritti fondamentali della persona. La Tv di Stato inoltre manderà in onda, dopo le elezioni europee, uno spot per sensibilizzare il pubblico sulle “parole di pace”.

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