Il Pdl frena sulla norma “ammazza-blog”

Allo studio due emendamenti a firma dell’onorevole Cassinelli: tempi di rettifica più lunghi per i blog non professionali e riduzione delle sanzioni.”Non si possono applicare tout court alla Rete regole pensate per altri ambiti”

Pubblicato il 28 Set 2011

Potrebbe ammorbidirsi la cosiddetta norma ammazza-blog del ddl
intercettazioni che obbliga alla rettifica anche i siti che non
sono registrati come testate giornalistiche. Questa mattina,
durante la riunione dei tecnici Pdl, sono stati annunciati due
emendamenti del deputato Roberto Cassinelli che, pur tendendo fermo
l'obbligo di rettifica, ne rimodula i tempi, distinguendo fra
blog privati e professionali (le testate giornalistiche) e
diminuisce le sanzioni.

Nel dettaglio si stabilisce che l'obbligo di rettifica sia
effettuato entro 48 dalla richiesta solo per le testate
professionali e mentre slitta a dieci giorni il termine per i blog
amatoriali. Inoltre non possono essere oggetto di richiesta di
rettifica i contenuti destinati ad un gruppo chiuso, come quelli ad
esempio pubblicati sui profili provati dei social network. 
"E' giusto mantenere il dovere di rettifica – spiega
Cassinelli – ma non si possono equiparare i blog professionali e
quelli del privato cittadino. Non si possono applicare tout court
alle Rete le stesse regole pensate per altri ambiti”.

Intanto, ancora oggi, Fabrizio Cicchitto ha ribadito che la
maggioranza è intenzionata a portare avanti il ddl. "Stiamo
lavorando al testo uscito dalla commissione Giustizia – ha spiegato
il presidente dei deputati del Pdl – Ci sono approfondimenti in
corso e chiariremo i termini della questione". Le misure, ha
assicurato, "non puntano a mettere bavagli, ma a difendere la
privacy lesionata dalle iniziative dissennate che vediamo in questi
giorni".

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