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L’allarme emiliano: asta frequenze mette a rischio il TgR

Ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa della Regione: no alla cessione del canale 24. Gabriele Ferrari (Pd): “Questione da affrontare urgentemente”

Pubblicato il 13 Apr 2012

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Dopo il passaggio al digitale terrestre quattro province su nove della Regione Emilia-Romagna, Piacenza, Parma, Ferrara e Ravenna, e numerose zone appenniniche continuano ad avere problemi di ricezione della Rai regionale. La situazione potrebbe peggiorare se il prossimo 19 aprile venisse ceduta all’asta la frequenza portante della tv di Stato in Emilia-Romagna, ovvero il canale 24 UHF. Se cosi’ fosse i cittadini emiliano romagnoli potrebbero vedere il TGR del Veneto o sarebbero costretti a rivolgersi agli antennisti per migliorare l’impianto di ricezione delle proprie abitazioni.


A lanciare l’appello e’ una risoluzione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna che chiede alla Giunta regionale di di intervenire sul ministero dello Sviluppo economico e l’Agcom, l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, per "escludere il canale 24 UHF dalle frequenze inserite nelle procedura di evidenza pubblica", perche’ quella frequenza rappresenta "l’ossatura portante delle rete del servizio pubblico in Emilia-Romagna".


"La questione va affrontata con urgenza, e per questo la risoluzione e’ stata iscritta all’ordine del giorno della prossima seduta assembleare". A comunicarlo e’ il consigliere regionale PD Gabriele Ferrari, che gia’ in passato aveva richiamato l’attenzione sul tema, in particolare sui disagi subiti da chi vive in Appennino.

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