Un numero speciale del Corriere della Sera verrà distribuito a 20 milioni di famiglie il 19 maggio e nei due giorni successivi nell’ambito dell’iniziativa del gruppo intitolata “L’Italia che ce la fa“, pensata per dare diffusione al progetto #Italiavoltapagina, già dal 20 aprile sul sito del quotidiano.
Il numero è stato realizzato dalle firme del giornale, dai più importanti collaboratori e dai blogger. Affronterà in particolare i temi lavoro, famiglia, scuola, salute e ambiente.
Un editoriale del direttore Ferruccio de Bortoli, viene anticipato, spiegherà come il progetto non sia “artificialmente patriottico o puramente consolatorio”, ma “il racconto di uno straordinario Paese che nonostante tutto – e l’elenco dei fardelli è sterminato – studia, lavora, produce e innova”.
L’iniziativa è stata presentata oggi da Nicola Speroni, responsabile Sistema Corriere della Sera, Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere e da Ramondo Zanaboni, alla guida della Direzione Pubblicità di Rcs MediaGroup.
“Non c’è mai stato in Italia – ha sottolineato Zanaboni – un evento che ha raggiunto così tante persone. È un’operazione unica, mai vista ed eccezionale”. Se anche ciascun numero del quotidiano, che verrà spedito direttamente alle famiglie o distribuito nelle edicole a quanti acquisteranno il Corriere, venisse letto da una persona e mezza, l’iniziativa riuscirà a raggiungere 30 milioni di persone.
I partner dell’operazione sono aziende come Enel, Eni, Intesa Sanpaolo, Nutella, Tim e Vodafone. Il numero di 28 pagine ne conterrà 9 di inserzioni pubblicitarie, cui si aggiungono altre due mezze pagine. “L’operazione si ripaga” ha così spiegato Zanaboni ricordando come l’iniziativa abbia richiesto uno sforzo importante organizzativo.
A margine della presentazione è stato chiesto a Zanaboni come stia andando la raccolta pubblicitaria: “Non c’è stata una vera ripartenza per il mercato” ha spiegato circa il primo trimestre, segnalando solo che Rcs sta facendo “qualche punto meglio del mercato”. Mercoledì il gruppo presenterà i risultati a fine marzo. “Si spera in un secondo trimestre positivo – ha aggiunto – Lo spartiacque sarà giugno, con i mondiali”. Un possibile effetto “trascinamento potrebbe arrivare anche da decisioni a livello governativo, che potrebbero creare un contesto più positivo e ottimista”.